4. Caratteristiche e manifestazione della volontà

Preghiera segreta

Sono stati letti i lavori sul tema: “Il ruolo della volontà”.

Per la prossima volta farete un riassunto di questo tema. Io invece parlerò in modo scientifico di ciò che la volontà rappresenta da un punto di vista frenologico. Nei vostri temi avete trattato la questione della volontà da un punto di vista psicologico.

Per la prossima volta tre di voi scriveranno qualcosa sull’origine del colore bianco. Esaminate la questione in modo semplice, così come si presenta in Natura. Vi suggerirò l’idea di cosa il colore bianco rappresenti. Immaginate di praticare un foro su una tela bianca: cosa vedreste da lontano? Da lontano il foro sembrerà una macchia nera, quindi ogni cosa che non viene illuminata sembra nera, scura. Viceversa, se su una tela nera praticate un foro e lo illuminate, quest’ultimo sembrerà una macchia bianca, chiara. A cosa si può paragonare una superficie bianca? Gli antichi scolastici paragonavano la mente umana alla carta bianca su cui è possibile scrivere.

Ora esamineremo le caratteristiche della volontà e il suo modo di manifestarsi. Essa si manifesta in tre mondi: nel mondo mentale, nel mondo del cuore – cioè quello dei sentimenti e dei desideri, detto anche mondo astrale – e nel mondo fisico. La volontà implica un processo di limitazione. Immaginate un uomo ricco ma spendaccione, che ogni anno sperpera centinaia di migliaia di leva (6) senza che gli bastino mai. Egli si rivolge qua e là agli amici, chiede soldi, ma tutti si rifiutano di darglieli. Alla fine egli decide di ridurre in qualche modo le sue spese. Come potrà riuscirci? Si rivolgerà a se stesso per trovare dentro di sé i mezzi e i metodi per riuscire a convincersi. Comincerà a mangiare e a bere poco, a vestirsi in modo modesto e così via. Egli può realizzare questo soltanto applicando la propria volontà. Quindi attraverso l’applicazione della propria volontà l’essere umano può ridurre o accrescere se stesso, vale a dire, può contrarsi o dilatarsi. Il primo processo con cui la volontà ha inizio è la limitazione: senza una limitazione essa non può manifestarsi. La volontà implica innanzitutto un movimento ben preciso, ossia una discesa nella coscienza. Dunque, finché le cose non vengono limitate non c’è nessuna discesa, nessun movimento; se invece vengono limitate in uno spazio ristretto si produce anche il movimento. Da un punto di vista frenologico, tuttavia, le persone non presentano tutte una volontà ugualmente sviluppata. Ecco perché occorre riconoscere i tratti distintivi della volontà: per sapere quale volontà è forte e quale è debole. Occorre sapere, inoltre, quale volontà è stata coltivata – cioè educata e sviluppata – e quale invece è semplice, naturale.

Ora, in qualità di allievi della Scuola occulta dovete conoscere i tratti distintivi della volontà, la quale, come ogni altra cosa, ha i propri. Per esempio, potete aspettarvi pensieri filosofici da una persona la cui fronte è alta solo due centimetri? La fronte dell’essere umano deve essere alta almeno quattro centimetri affinché egli possa pensare. Se siete a conoscenza di questo, molte delle illusioni della vostra vita svaniranno. Se vi occupate di scienze occulte ma vivete nelle illusioni e negli inganni, vi imbatterete in una serie di pericoli. Perché? Perché se qualcuno pensa di essere geniale, l’occultismo gli dimostrerà che non è così, ed egli si scoraggerà. L’allievo deve sapere che il genio in lui è ancora in embrione – come l’embrione all’interno di un seme – e deve passare del tempo finché cresca, si sviluppi e si manifesti. Quindi vi sono geni che si trovano ancora nel loro processo di crescita e geni che sono ormai cresciuti. Ecco perché, se dite di qualcuno che è geniale, questo significa che egli è cresciuto e si è già manifestato come tale. Nelle persone semplici, non istruite, il genio è ancora in uno stadio embrionale e ci vorrà molto tempo prima che si manifesti. In generale ogni cento anni nel mondo nasce un genio, ogni mille anni nasce un santo, ogni duemila anni nasce un Grande Maestro, ogni anno nasce una persona di talento, ogni giorno nasce una persona ordinaria e ogni ora nasce una persona stupida.

Ecco perché chi ha fretta, chi vuole acquisire le cose nel giro di qualche ora, rientra nella categoria delle persone stupide. Chi conta le ore mentre studia per Dio è una persona stupida, mentre chi conta i giorni appartiene alla categoria delle persone ordinarie. Quindi le persone ordinarie nascono in condizioni ordinarie. In generale gli esseri umani devono impegnarsi, devono sviluppare la propria volontà e, a tal fine, devono acquisire certi metodi e certe norme. Secondo la comprensione degli esseri umani, nel mondo ha una volontà forte solo chi è fisicamente forte e può superare le difficoltà della vita. Non appena incontrate una persona simile, essa sfodera subito la propria sciabola: nel farlo vuole mostrare che possiede una volontà forte e che nella vita supera facilmente le difficoltà. Quando prende in mano la penna, lo scrittore manifesta la propria volontà; ciò dimostra che anche lui può lavorare. Quando apre la sua cassaforte, il mercante manifesta la propria volontà; il denaro è uno stimolo nella vita degli esseri umani. Quando apre la sacca del pane, anche il povero manifesta la propria volontà; quando apre il suo libro e inizia a leggere, l’allievo manifesta la propria volontà; quando entra nel laboratorio, il chimico manifesta la propria volontà. Quindi sono diversi gli stimoli che nella vita inducono la volontà a manifestarsi. Ecco perché, quando pensa alla propria testa, l’essere umano deve riempirsi di fede, non deve scoraggiarsi e deve sapere che c’è qualcosa su cui può contare: deve sentirsi coraggioso e determinato come un militare che, impugnando la propria sciabola, confida nella sua robustezza e sa che può agire grazie a essa.

Dovete innanzitutto avere fede in voi stessi, nella vostra mente, sapere che con essa potete lavorare; poi dovete avere fede nel vostro cuore in quanto simbolo dei vostri sentimenti, credere che esso è in grado di sostenere ogni difficoltà e sofferenza. Infine dovete aver fede anche nel vostro stomaco, sapere che esso è in grado di elaborare il cibo che gli viene dato e di apportare tutto ciò che è necessario all’organismo. Allo stesso modo dovete avere fede nelle vostre braccia e nelle vostre gambe, sapere che con esse potete lavorare e andare dove volete. Nella vita dell’essere umano la testa, il cuore, lo stomaco, le braccia e le gambe rappresentano un talismano su cui egli può contare. La testa può risolvere ogni questione in modo ragionevole; ecco perché occorre preservare il proprio cervello affinché non si smagnetizzi. In caso di grandi traumi il cervello può perdere le proprie facoltà. Le cause di tali traumi possono essere di carattere mentale, emozionale o fisico. Un esempio di questo è rappresentato dal caso di un violinista russo che, dopo aver ascoltato suonare un celebre violinista, anziché riceverne uno stimolo, perse coraggio. Ciò dimostra che le alte vette montane devono trovarsi lontano dalle città per non gettarvi ombra. Detto in altre parole: le grandi autorità, i grandi esseri umani devono stare lontano da quelli ordinari per non metterli in ombra, per non ostacolarli. L’essere umano può confidare in qualche autorità per esserne stimolato. Essa deve risvegliare in lui il pensiero, ma allo stesso tempo non lo deve limitare. Se in presenza di una persona colta non riuscite a pensare liberamente, quest’ultima non può essere un’autorità per voi. Solo Dio può essere una vera autorità per gli esseri umani; nonostante ciò Egli si è nascosto in modo tale che non lo si può più trovare in nessun luogo. Gli esseri umani lo cercano da tempo immemorabile e tuttora non riescono a trovarlo.

Ora, se vi chiedessero in quale parte del corpo risiede la volontà, cosa rispondereste? Così come sapete che – nella testa – il cervello è il luogo del pensiero, mentre i polmoni e il cuore sono il luogo dei sentimenti, allo stesso modo dovete sapere anche in quale parte del corpo risiede la volontà. Più una persona prova dei sentimenti, più si dilata. È noto che quando si è tristi si sospira profondamente, quindi nei polmoni è nascosta la sensibilità umana. Ecco perché, per riequilibrare la tristezza, occorre respirare profondamente. Le reazioni e gli ostacoli si manifestano nello stomaco. La volontà umana si manifesta attraverso le braccia, le gambe, la lingua, gli occhi e le orecchie. In generale la volontà risiede nei sensi e attraverso questi si manifesta e agisce. Nel pittore, ad esempio, la volontà si manifesta attraverso il pennello, mentre nell’oratore si manifesta prima attraverso il pensiero e poi attraverso la lingua. Quindi la volontà può entrare in ogni organo del corpo e può guidarlo dall’interno. In questo senso la volontà è il lato esteriore, cioè il lato manifesto, oggettivo della Creazione.

E così, esternamente ogni parte del corpo umano è in relazione con le attività o le funzioni che si svolgono internamente. Ad esempio, la fronte è espressione del pensiero, il naso dei sentimenti e il mento della volontà. La stessa ripartizione delle funzioni si rileva anche nelle dita della mano umana: la prima falange del pollice è espressione della volontà, la seconda è espressione della mente e la terza dei sentimenti. È stato notato che, quando la volontà comincia a indebolirsi, l’essere umano stringe la mano a pugno, nascondendo il pollice fra le altre dita. Quando qualcuno inizia a perdere il senno tiene le dita delle mani aperte. Chi tiene il pollice sempre fuori dal pugno è una persona volitiva. Il pugno somiglia a un martello con cui si può lavorare. Ecco perché ognuno deve fare attenzione a non nascondere il pollice sotto le altre dita: se inizia a farlo, esso si smagnetizza. Dunque tenetelo sempre fuori dal pugno, sopra le altre dita: è in questo modo che nella testa si risvegliano i centri relativi al pollice. Quest’ultimo è il dito più importante della mano umana, è sempre in risalto, e senza di esso le altre dita non hanno senso. È in relazione al pollice che tutte le dita acquistano un significato. Dovete lavorare sulla forma del vostro pollice. Se la sua forma è bella sarete in grado di influenzare positivamente anche la vostra volontà. Studiando le manifestazioni patologiche della volontà umana noterete che nei criminali la prima falange del pollice è piccola e arrotondata. Oggi queste persone possono non essere dei criminali, ma portano i segni dei propri delitti dalle vite passate. Quando nell’essere umano la volontà si sviluppa correttamente, la prima falange del pollice cresce; quando è la mente a svilupparsi correttamente, cresce la seconda falange. In questo senso nell’essere umano il pollice rappresenta un barometro grazie al quale si può rilevare lo sviluppo della volontà. Dite: «È possibile che nell’essere umano il pollice possa crescere nell’arco di una vita?». Certo, è possibile. Se durante una sola vita il pollice è cresciuto di mezzo millimetro, si è già ottenuto molto. Se lavorate consapevolmente potrete notare che già in qualche anno il naso o il pollice si saranno allungati. Se la prima falange del pollice è molto lunga, l’essere umano è testardo. Normalmente la seconda falange del pollice deve essere più lunga della prima: questo significa che la mente deve prevalere sulla volontà. La terza falange, invece, che è la sede dei sentimenti, deve essere larga. Nell’essere umano la volontà rappresenta il lato fisico. Se è la volontà a prevalere in una persona, quest’ultima è comunemente ritenuta ostinata e testarda: se ha una cosa in mente non si tira indietro e la realizza senz’altro, giusta o sbagliata che sia. In una persona simile l’orgoglio prende il sopravvento; essa pensa di non poter commettere errori e, una volta che ha detto una cosa, la ritiene incontestabile.

Di solito le persone intelligenti e istruite sono flessibili, mentre le persone semplici sono testarde. È possibile mettere alla prova e rafforzare la propria volontà attraverso le piccole cose. Per esempio, ripromettetevi di alzarvi esattamente alle 4.00 di domani mattina e osservate in che misura riuscirete a farlo. Se vi ripromettete di alzarvi alle 4.00 di mattina, sopraggiungerà subito la tentazione, e direte a voi stessi: «Chi si alzerà così presto con questo freddo? Fuori fa molto freddo, potrei prendermi un raffreddore». No, dal momento che dici di volerti alzare alle 4.00 del mattino, ti alzerai, ti vestirai velocemente e passeggerai un po’ per la stanza: in questo modo non vi sarà alcun pericolo di prendere il raffreddore.

Molti allievi delle scuole occulte non hanno successo perché non sono in grado di concentrarsi. Quando si concentra, la mente dell’allievo deve poter passare senza ostacoli da uno stato a un altro. Chi non riesce a concentrarsi si addormenta, e la sua coscienza scende a un livello inferiore. In questa discesa si interrompono le immagini che sarebbe stato possibile vedere. L’addormentamento è dovuto a certi esseri che hanno come scopo quello di far prendere sonno alle persone per privarle della possibilità di vedere più cose. Sapendo questo, occorre lottare per non addormentarsi. Quando cominciano a concentrarsi, molte persone si addormentano poiché hanno molti nemici che le ostacolano intenzionalmente e ne offuscano la coscienza, facendole scendere a un livello di coscienza inferiore rispetto a quello in cui si trovavano. Mentre questi nemici suggeriscono loro dei pensieri, le persone si addormentano e cadono nelle loro mani. Dunque a colui che vuole concentrarsi non è consentito addormentarsi; egli deve rimanere calmo, tranquillo, senza preoccuparsi dei risultati. La Natura ama la perseveranza e la costanza, non l’ostinazione. Non pensate di poter assoggettare la Natura: è impossibile! Se gli esseri umani si armonizzano con la Natura e si avvicinano a quest’ultima con sincerità e costanza, essa dà loro ciò di cui hanno bisogno. Siate come l’allievo che davanti al suo maestro persevera, studia ed è pronto a ogni sacrificio. Se l’allievo è costante nello studio, anche l’insegnante sarà pronto a dare. La Natura agisce nello stesso modo: se vede che gli esseri umani sono pronti a ogni sacrificio, anch’essa sarà disposta a dare; se si dimostrano volubili, invece, li priva di tutto ciò che essi vogliono da lei. Dunque possiede volontà solo chi continua a perseverare anche dopo che per 99 volte un suo buon desiderio non sia stato esaudito; alla centesima volta, infine, la sua volontà avrà la meglio.

Ora, in questa vita avete una serie di ostacoli karmici che dovete superare. Alcuni di voi hanno ostacoli più grandi, altri ne hanno di più piccoli, ma potranno superarli con minore o maggiore difficoltà a seconda della forza della volontà. Arrivati a un certo punto, alcuni si scoraggiano e si rifiutano di continuare a lavorare; si giustificano dicendo di essere ancora giovani e di doversi godere la vita ancora per un po’. Un giorno, quando saranno invecchiati, riprenderanno in considerazione questo lavoro e, se non ce la faranno neanche allora, rimanderanno tutto a qualche altra vita. No, iniziate a lavorare già da ora, senza rimandare: se rimandate il lavoro vi imbatterete nella stessa legge. Cominciate a lavorare consapevolmente, limitandovi, ma senza soffrire. Liberatevi da tutto quello che nella vita vi ostacola. Lavorate per ottenere quello che vi manca.

E così, quando lavorerete sulla vostra volontà, dovrete affrontare innanzitutto l’uomo fisico, il suo corpo, poi i suoi sentimenti e, in terzo luogo, i suoi pensieri. È esattamente in questa direzione che dovrete indirizzare la vostra volontà. Solo in questo modo potrete ricreare il vostro corpo, apportandovi quegli elementi che gli daranno maggiore vitalità e resistenza; solo in questo modo introdurrete nel vostro corpo quegli elementi che conferiranno maggior resistenza ai sentimenti e maggior forza ai pensieri.

È bene che tutti voi, entrati a far parte di questa classe, decidiate quali siano, nell’arco delle ventiquattr’ore, le due ore favorevoli al lavoro. Un’ora può essere al mattino e un’altra alla sera. Durante queste due ore inviate a voi stessi un buon auspicio: quello di rinforzare la vostra volontà. Per il momento è sufficiente scegliere queste due ore solamente per un giorno alla settimana, quello che preferite. E allora, quando vi alzate la mattina e prima di coricarvi la sera, entrate in uno stato d’animo tranquillo e sereno, con una buona disposizione di spirito, e augurate tutti qualcosa di buono a voi stessi, quindi inviate un buon pensiero a ciascuno dei vostri compagni di classe. Il successo di questo lavoro dipenderà dalla buona disposizione del vostro cuore e della vostra mente: non potrete ottenere nulla senza una buona disposizione. Ecco perché, per fare un piccolo esperimento, durante queste due ore invierete dei buoni pensieri a ciascuno dei vostri compagni di classe. Comincerete dai piccoli esperimenti e, gradualmente, arriverete a quelli grandi. Un allievo non potrà mai comporre una frase finché non sarà in grado di scrivere la prima lettera dell’alfabeto e, in seguito, la seconda e la terza lettera, che successivamente combinerà in sillabe e in parole.

Anche voi farete la stessa cosa con i vostri compagni di classe. Immaginerete ogni compagno individualmente, manterrete la sua immagine nella vostra coscienza e, in questo modo, vi collegherete a lui con il vostro buon pensiero. Vi soffermerete su ognuno di loro con il vostro pensiero così come, la mattina o la sera, innaffiate i fiori. Quando innaffiate il vostro giardino voi prendete l’innaffiatoio e passate successivamente da un fiore all’altro. Nella Scienza occulta, analogamente, non è permesso innaffiare i fiori con la pompa: sarebbe più facile, ma i risultati non sarebbero buoni. E così, andare da un fiore all’altro con l’innaffiatoio è un procedimento più lento, richiede più tempo, ma i risultati sono ottimi. Ecco perché, per ogni vostro compagno, impiegherete dieci secondi, mezzo minuto al massimo: se dedicaste un minuto a ognuno di loro vi stanchereste. L’esperimento deve essere fatto con una buona disposizione, senza alcuna stanchezza. Inviate anche agli altri il bene che augurate a voi stessi; in questo modo polarizzerete la vostra volontà. Se vi esercitate a concentrare il vostro pensiero riuscirete a fare l’esperimento per un tempo anche più lungo, dedicando a ognuno due, tre, fino a cinque minuti, ciascuno secondo le proprie possibilità. Tuttavia, per evitare che in voi si manifesti l’impazienza, il desiderio di terminare l’esperimento al più presto, impegnatevi per non più di dieci secondi per ognuno di loro.

Ora, quale giorno scegliereste per l’esercizio? (Qualcuno risponde: «Giovedì!»). Quindi farete l’esercizio domani mattina dalle 5 alle 6 e domani sera dalle 23 alle 24. Non andrete a dormire finché non avrete terminato l’esercizio. Dovete essere freschi per poterlo eseguire bene. Ora prometterete di eseguire l’esercizio solo per la settimana stabilita, poi prometterete di farlo per le successive quattro settimane e, infine, per un anno intero. È corretto iniziare da ciò che è piccolo e procedere verso ciò che è grande. C’è chi promette di fare qualcosa per una vita intera, ma poi non fa nulla. (Qualcuno chiede: «Che pensiero dobbiamo inviare?»). Quello che vorreste anche per voi stessi. Per il tempo in cui vi concentrate dovete essere calmi e tranquilli, il pensiero verrà da sé. Qualsiasi pensiero vi venga in mente, lo annoterete. Il pensiero sarà breve e chiaro. Potete anche non esprimerlo bene, questo non conta; l’importante è che il vostro desiderio sia corretto. Quando il bambino vuole disegnare, il suo desiderio è corretto, ma la forma non lo è ancora. Un giorno anche la forma lo sarà.

Quando proiettate il vostro pensiero, pronunciate questa frase: «Senza paura nell’Amore illimitato!». Questa frase vi servirà come strumento di difesa.

Preghiera segreta

4a lezione del Maestro, tenuta il 15 marzo 1922 a Sofia


Note

(6) Il lev (al plurale: leva) è la moneta bulgara, tuttora in uso.


Il testo della conferenza è tratto dal volume Le due vie – Lezioni della Classe occulta dei giovani, Anno I – 1922
a cura di V. Gencheva e M. A. Salvemini, stampato nel mese di giugno 2022.
Il testo bulgaro originale utilizzato per la traduzione si trova nel libro

Двата пътя – Лекции от Учителя на Младежкия окултен клас – година I – 1922, том I
(Le due vie – Lezioni del Maestro per la Classe occulta dei giovani – anno I – 1922, vol. I)
Prima edizione a stampa, Sofia, 1934.