5. La vecchia e la nuova vita

Preghiera segreta

Ora voi volete sapere per cosa pregare. Fare una domanda simile è come chiedere quali siano, ad esempio, le caratteristiche distintive del credente, dell’uditore e dell’allievo. La caratteristica distintiva del credente è la fede, quella dell’uditore è l’ascolto e quella dell’allievo è lo studio. Quindi l’allievo prega per il proprio studio.

Sono stati letti i lavori sul tema della volontà e quelli sul colore bianco.

Per la prossima volta scrivete qualcosa sul tema: “Le caratteristiche distintive del bene e del male”. Scriverete l’essenziale sul bene e sul male così come voi li comprendete.

Com’è andato l’esercizio che vi ho dato la settimana scorsa? Siete tutti riusciti ad alzarvi puntualmente? Ognuno di voi doveva convincere se stesso ad alzarsi puntualmente. Tutti i compiti e gli esercizi che vengono dati nelle scuole occulte devono essere eseguiti consapevolmente, non meccanicamente. Tali compiti ed esercizi hanno lo scopo di elevare la coscienza dell’allievo; inoltre essi devono essere eseguiti con amore. Se non lavora rispettando la Legge dell’Amore, l’allievo non potrà ottenere nulla. Egli farà esperienze ordinarie e conseguirà risultati ordinari, gli stessi che si ottengono nelle normali scuole. Se nella vostra anima c’è amore, riuscirete ad alzarvi puntuali e sperimenterete una grande gioia dentro di voi. Se l’amore non è presente nella vostra anima, voi esiterete, comincerete a pensare se alzarvi o meno, a com’è il tempo fuori e così via; a quel punto arriveranno le tentazioni, e dovrà passare molto tempo prima che riusciate a fronteggiarle. Nel mondo astrale le tentazioni, le esitazioni e i dubbi sono erbacce infestanti. Dunque, quando nelle scuole occulte vengono dati esercizi o compiti, contemporaneamente nella vita si risvegliano anche quelle erbacce, che iniziano a crescere e a svilupparsi. In questo senso le erbacce rappresentano un grande pericolo per lo sviluppo di certe caratteristiche positive e di certe virtù nell’anima dell’allievo.

Per chiarire questa idea mi servirò della seguente analogia: immaginate di piantare vicino alle radici di una grande quercia un piccolo fiore o una pianta. Pensate che quel fiore si svilupperà bene? No, non si svilupperà bene. Perché non potrà prosperare? In breve tempo quel fiore appassirà, perché la quercia assorbirà tutte le sostanze nutritive della terra, come anche la luce del sole, e così al piccolo fiore non rimarrà quasi nulla. Dunque dovete tenere a mente che il vecchio uomo che vive in voi – insieme a tutte le vecchie visioni e concezioni della scienza e della vita – rappresenta un grande albero simile alla quercia: se non vi allontanate dalle radici di quell’albero, qualsiasi lavoro intraprendiate, non avrete successo. Perché? Perché quell’albero assorbirà la vostra linfa vitale. Gli occultisti lo chiamano Albero della conoscenza del bene e del male. Ecco perché l’essere umano deve stare lontano da quell’albero per potersi sviluppare liberamente e correttamente: ciò per lui equivale a liquidare il proprio karma. Il karma è un albero con bisogni e desideri propri: quelli di crescere e svilupparsi. Quest’albero, che nell’essere umano rappresenta la vita passata, deve essere sradicato e sostituito con uno nuovo. Chi ha provato a sradicarlo ha compreso cosa significhi strapparsi l’unghia del diavolo: se decide di strapparsela si accorge di quanto faccia male, e quando si accorge che fa male comincia a tagliarla. No, che faccia male o meno, quest’unghia deve essere rimossa, deve essere strappata via alla radice: in questo consiste la salvezza umana. Qualcuno inizia a tirar via quest’unghia, ma quando inizia a sentire molto dolore lascia perdere: in questo modo egli si procura dolori più grandi. Chi vuol essere un allievo deve rimuovere quest’unghia in una sola volta.

Dico: se non potete estirpare quest’albero dalla vostra vita, almeno allontanatevi da esso e poi piantate la nuova vita, le nuove idee e i nuovi pensieri lontano da quelli vecchi; in questo modo, senza volerlo, condurrete due vite allo stesso tempo. In questa condizione notate come nei giorni in cui siete di buon umore e nel vostro cuore c’è nobiltà, voi siete inclini a manifestare il bello, ciò che è elevato in voi stessi, e siete pronti a dire la verità; viceversa, nei giorni in cui siete maldisposti, voi per primi non vi rendete conto di come la vostra lingua scivoli, e così dite o fate ciò che non avreste voluto. Quando poi rimanete soli siete scontenti di voi stessi e vi meravigliate di come siate potuti cadere in una certa tentazione. Questo accade a tutti, sia ai giovani sia agli anziani, ed è dovuto alla vecchia vita che è in loro.

Quando si parla della Verità agli esseri umani, questi ultimi dicono: «Non si può applicare la Verità alla vita». Ciò significa che la Vita divina richiede anime evolute. Gli esseri umani di oggi non sono in grado di servire la Verità divina poiché sono rimasti indietro nel proprio sviluppo. A questo ha contribuito molto la loggia nera, che tramite una serie di sistemi religiosi è riuscita ad arrestare lo sviluppo delle anime umane. Secondo me, invece, è più facile vivere per la Verità che per il mondo; è più facile servire Dio che il mondo. Tanti trovano che sia più facile vivere per il mondo che per Dio. Perché la pensano così? Essi pensano in questo modo perché il mondo reclama la sua parte con forza e la impone con forza, mentre la Verità divina richiede che la sua parte sia fatta per amore, spontaneamente, e come vedete è la costrizione a influenzare più fortemente le persone. Queste ultime compiono sia il bene sia il male per mezzo della costrizione, ma questo metodo è provvisorio e i suoi risultati non danno frutti e recano tutta una serie di sofferenze e disgrazie agli esseri umani. Poiché questi ultimi non hanno imparato a lavorare con amore, di loro spontanea volontà, vedrete che molti allievi, dopo aver frequentato per qualche anno la Scuola occulta, un bel giorno la lasceranno col pretesto che questa scienza non fa per loro. Un indù si recò in Francia, dove fondò una scuola occulta; nei primi tempi vi si iscrissero in qualità di allievi 500 persone, tutti nobili francesi; tuttavia, dopo che furono presentate loro le regole che la scuola esigeva, alla fine dell’anno erano rimasti solo cinque allievi: uno su cento. Perché così tanti allievi avevano lasciato la scuola? Perché la scuola indù richiede costanza, impegno e lavoro. Ancora oggi sono in molti ad aspirare all’Oriente, ai sistemi indù, ma bisogna sapere una cosa: molte delle loro regole e dei loro metodi non corrispondono a quelli della Natura vivente e intelligente. Per esempio, quando in Occidente viene utilizzata la scienza della respirazione praticata dagli Indù, essa produce risultati negativi. Perché? Perché questi sistemi sono stati acquisiti durante la discesa dell’umanità, cioè secondo la Legge dell’involuzione, e dal momento che la razza bianca ha iniziato il proprio sviluppo secondo la Legge dell’evoluzione, cioè lungo la via ascendente, questi sistemi devono essere modificati.

Per chiarire citerò un pensiero della filosofia indù. Gli Indù, ad esempio, dicono: “Non è possibile fare a meno di un maestro”, vale a dire, senza un maestro non c’è sviluppo. Secondo noi un maestro è un essere che pensa, dunque noi proponiamo lo stesso pensiero in questa forma: “Non è possibile fare a meno di un pensiero luminoso; senza un pensiero luminoso non c’è alcuno sviluppo”. Quindi chi vuole imparare deve necessariamente avere un pensiero luminoso per poter essere ricettivo, e allora la Verità sarà una sola, sia per il maestro sia per l’allievo. In questo senso l’allievo capace ha bisogno di un bravo maestro così come il bravo maestro ha bisogno di un allievo capace. Questa legge va applicata ovunque nella vita. Prima di entrare nella Scuola occulta l’allievo ha bisogno di una serie di regole grazie alle quali possa proteggersi. Per esempio, quando entrano nella Scuola, molti allievi iniziano a pensare che sono ancora giovani, che si priveranno di una vita normale, e vedrete che un giorno lasceranno all’improvviso la Scuola. Questo è un modo distorto di comprendere le cose. La Scuola occulta ha proprio il compito di insegnare ai giovani come vivere. Quindi la Scienza occulta ha il compito di correggere la vita dei vecchi e di insegnare ai giovani come vivere.

È una legge: il vecchio va corretto e il giovane va istruito. Le vecchie concezioni religiose, le vecchie concezioni della vita possono risvegliarsi nei giovani e ostacolarli; ecco perché, prima che arrivino a una simile situazione, occorre insegnare loro a vivere correttamente. Sia nei vecchi sia nei giovani si manifesteranno molte contraddizioni, tuttavia, conoscendone l’origine, essi potranno facilmente fronteggiarle. La nuova vita, come anche la Verità che viene nel mondo, sono in grado di far emergere questi difetti e contraddizioni. Ecco perché, quando in voi compaiono tali contraddizioni, non dovete lasciarvi sedurre da esse e pensare che la nuova vita e le nuove idee non siano adatte a voi. Se vi dite questo siete voi stessi a pronunciare la vostra condanna. Secondo le leggi della Scuola occulta è l’allievo stesso a creare sia la propria felicità sia la propria infelicità.

Ora vi darò una piccola spiegazione sulle verità relative nella vita. Immaginate che il Sole rappresenti un punto preciso nello spazio. Orientiamo un asse verso questo punto e supponiamo che tutti i pianeti del sistema solare siano allineati ad esso. Immaginate che quest’asse possa ruotare: che cosa noterete durante la sua rotazione? Più esso ruota velocemente, più velocemente si muoveranno i pianeti più lontani dal Sole. Quelli più vicini, invece, si muoveranno più lentamente. Secondo questa legge, quanto più velocemente si muove un corpo, tanto più esso si trova lontano dal centro; viceversa, quanto più lentamente si muove un corpo, tanto più esso si trova vicino al centro. Nel nostro sistema solare, invece, è esattamente il contrario. Secondo la Legge dell’evoluzione, tutti i corpi che si trovano vicino al centro si muovono più velocemente, mentre quelli che si trovano più lontani dal centro si muovono più lentamente. Se applicate questa legge a una persona religiosa e a una laica, vedrete che è ugualmente valida. Notate come i laici, che non pensano a Dio né pregano, sono più vivaci, più energici e più lavoratori dei religiosi: da quando si alzano al mattino iniziano a lavorare. Le persone religiose, quando si alzano al mattino, iniziano a pregare, a contemplare, a riflettere e, allo stesso tempo, vanno di qua e di là senza dedicarsi ad alcun lavoro. Le persone laiche sono dell’avviso che quelle religiose siano pigre, che non amino lavorare, e in verità, quando qualcuno diventa spirituale, comincia a lavorare poco oppure non vuole lavorare per niente. Perché è così? Perché lavorava molto finché era una persona laica, mentre ora dice: «A quei tempi ho lavorato abbastanza, ora posso ormai riposarmi». Ecco perché i religiosi parlano sempre del riposo.

Dico: verrà un giorno in cui gli esseri umani si troveranno in una condizione di riposo, ma non devono avere fretta; in questo senso molti occultisti commettono lo stesso errore quando vogliono liquidare la scienza: essi vogliono rigettare completamente la scienza ufficiale e rimanere con le sole conoscenze occulte, ma quando iniziano a respingere questo o quello capiscono che non rimane loro nulla. Essi credono di essere arrivati al cuore delle proprie conoscenze, ma si illudono. Ogni centro rappresenta un pianeta che appartiene a un altro asse e che è legato a molti altri sistemi dove il movimento avviene secondo leggi completamente diverse. Una cosa è richiesta all’allievo: riflettere su ogni sua azione, così da poterne trovare la collocazione. In questo senso vorrei che voi diventaste come dei pittori: esistono maestri pittori che, qualsiasi linea e qualsiasi tratto vedano, per quanto storti possano essere, riescono subito a utilizzarli per qualcosa: li fanno diventare parte di qualche figura complessa o li utilizzano per rappresentare qualcos’altro. Dunque, venendo ai vostri pensieri, sentimenti e azioni, cercate di dargli un senso, di ricavarne qualcosa, così come il pittore ricava qualcosa di bello da ogni punto e ogni linea. Proprio per questo non dovete lottare con il vostro passato, ma usare le esperienze che esso vi ha portato come una base per il futuro.

Il secondo esperimento che farete rispetto al compito che vi è stato assegnato si svolgerà questa sera (mercoledì) e domani sera (giovedì): fino a mezzanotte non andrete a dormire, ma farete l’esercizio. Regolerete i vostri orologi per poter rispettare l’ora esatta: alle 23.30 inizierete l’esercizio, che durerà mezz’ora, fino alle ore 24.00. Certamente il tempo in cui svolgerete l’esperimento non corrisponderà appieno al tempo fisico, ma esiste una piccola differenza tra l’uno e l’altro. Per sapere se si avvicinano le ore 24.00 osserverete il vostro stato interiore: quando si avvicineranno le 24.00 sentirete dentro di voi una piccola gioia interiore; se invece l’ora reale non corrisponde a quella che l’orologio vi indica, sentirete interiormente un’inquietudine. Quando iniziate l’esercizio pronunciate mentalmente il nome di tutti gli allievi della vostra classe, dopo di che indirizzerete a ciascuno di loro le due seguenti formule, e precisamente:

  1. Senza paura e senza oscurità!
  2. Senza paura nell’Amore illimitato!

Con il primo esperimento abbiamo indirizzato a ognuno un buon pensiero, ma vi è stata qualche piccola eccezione: alcuni allievi non sono stati precisi. Quando prega, l’essere umano sente una gioia interiore: ciò significa che egli si è rivolto verso Dio. Chi si orienta verso Dio è simile ai fiori che si orientano verso il sole. È sufficiente solo pensare a Dio perché da Lui parta un raggio e penetri nella nostra anima. Questo raggio è indispensabile alla nostra anima come la luce solare per i fiori. Nelle scuole occulte gli allievi pervengono a conoscenze e concezioni di Dio completamente diverse rispetto a quelle delle persone ordinarie. Gli esseri umani vogliono dare una certa forma a Dio, ma io chiedo: che forma può essere data alla luce? È proprio quest’ultima a creare le forme. E in che modo le crea? Non appena incontra un ostacolo, la luce crea subito qualche forma; ecco perché, se volete che essa crei una certa forma, dovete porle un ostacolo di fronte. Fornite ai vostri pensieri un ambiente più rarefatto o uno più denso, ed essi subiranno subito una rifrazione. È importante che gli allievi comprendano: la propria relazione con la Vita nella sua totalità; il proprio ruolo nella grande Vita divina; a cosa si è destinati e qual è il proprio compito come individui, come esseri venuti a vivere sulla Terra. Una volta comprese queste cose, l’allievo potrà realizzare tutti i compiti che gli sono stati assegnati. Le condizioni e le possibilità di questa vita forniscono solo un modo attraverso cui potete svilupparvi correttamente. Le condizioni future e la vita futura porteranno con sé altri modi attraverso i quali le persone potranno avere una corretta comprensione.

Gli esseri umani possono svilupparsi correttamente solo per mezzo dell’Amore di Dio. Questo Amore dà la possibilità di comprendere ciò che vi è di più sublime e più nobile nella vita, ed è in virtù di questo che dovete amarvi. Oggi gli esseri umani si amano esteriormente, ma questo non è amore. L’amore per gli altri implica l’amore per ciò che è nobile e divino in loro. Finché non trovate il Divino in voi stessi e non Lo amate, tuttavia, non potrete amare neanche gli altri. Nel mondo tutte le sofferenze e le contraddizioni derivano dal fatto che gli esseri umani cercano la Verità e l’Amore da qualche parte all’esterno di sé. Trovateli prima dentro voi stessi e negli altri, e poi li troverete anche all’esterno. Quando due esseri diventano consapevoli di portare dentro se stessi il Principio divino, essi già si conoscono, si determinano due, tre, quattro e anche più punti di contatto fra loro, e formano dei sistemi planetari. Ecco perché, per chi cerca il Divino in se stesso e negli altri, non ha senso soffermarsi sulle piccolezze della vita ordinaria.

Ora vi darò un’immagine con la quale vorrei chiarire il vostro stato interiore. Immaginate un palazzo grande e lussuoso in cui viene dato un sontuoso banchetto. Al banchetto sono presenti molti ospiti che mangiano, bevono, cantano e si rallegrano. L’ingresso principale di questo palazzo è chiuso perché tutti gli ospiti invitati al banchetto si sono ormai riuniti. Oltre all’ingresso principale, questo palazzo ha anche un ingresso sul retro dal quale possono accedere solo gli amici più intimi del padrone di casa. Quest’ultimo ha promesso a un suo amico di parlargli: cosa dovrà fare? Lascerà gli ospiti a divertirsi, uscirà dalla porta sul retro del palazzo e lì parlerà liberamente con il suo amico. Questo significa: quando gli esseri dentro di voi mangiano, bevono e si divertono, non badate a loro, lasciate che si divertano, e voi uscite dal retro, dove nessuno potrà vedervi, e lì parlerete un po’ con il vostro caro amico. Il banchettare e l’allegria dei vostri ospiti non devono turbarvi, non dovete lasciarvi disturbare dal pensiero di quello che diranno quando sapranno che siete usciti dal retro per parlare con il vostro amico. I vostri ospiti non si accorgeranno nemmeno che non siete fra loro. Se volete che nessuno si accorga della vostra assenza, date loro ancora più da bere e da mangiare, fino a che non perderanno la testa.

Ecco perché, quando l’essere umano aspira a diventare ricco, cerca di cacciare tutti i suoi ospiti per rimanere solo e poter entrare e uscire dalla porta sul retro, per parlare con il suo amico senza essere osservato da nessuno di loro. L’allievo della Scuola occulta si illude nel suo desiderio di diventare subito ricco. Proprio per questo egli dice ai suoi ospiti: «Oggi devo incontrarmi con un mio amico per parlargli, tornate un’altra volta». Se dicesse così, gli ostacoli inizierebbero a perseguitarlo l’uno dopo l’altro. Lasciate che i vostri ospiti bevano e mangino, non rimandateli indietro. Cosa c’è di male nel fatto che mangino e bevano? In questo modo avranno qualcosa di cui occuparsi e non vi disturberanno. Altrimenti vi chiederanno continuamente questo o quello e non vi lasceranno in pace. Gli ospiti rappresentano il mondo interiore dell’essere umano. Per quanto possiate essere legati a questo mondo, qualsiasi cosa esso faccia non deve riguardare neanche minimamente la vostra vita. Il mondo non deve ostacolarvi, voi avete una porta sul retro attraverso la quale potete sempre uscire. L’ingresso principale resta normalmente chiuso, ma la porta sul retro è sempre aperta, ed è proprio da essa che ognuno può entrare e uscire quando vuole.

Ora, come compito di riflessione per la prossima lezione vi pongo la seguente domanda: «Qual è la vostra destinazione in questa vita?». Allo stesso tempo auguro a tutti, in quanto giovani, che vi liberiate dal pessimismo. Che in voi non rimanga assolutamente il minimo pessimismo! Siate sempre vigorosi, coraggiosi, decisi e guardate alla vita in modo serio. Se vi assalgono pensieri e desideri oscuri, tristi, dite a voi stessi: «Questo stato negativo non è mio, è dovuto agli ospiti dentro di me, scontenti perché non hanno niente da mangiare e da bere». Finché vivrete con le vecchie idee e concezioni, con le idee di vostro nonno e vostra nonna, sarete sempre scontenti. Quando desidera qualcosa e non gli viene dato, quando non viene servito, l’anziano si offende sempre e dice: «Come mai io, una persona anziana, desideravo qualcosa, e la mia parola non è stata ascoltata?!». In questo senso il giovane non ha bisogno di un aiuto esterno; egli può arare, zappare e portare l’acqua da solo, può fare ogni cosa da solo e, dal momento che può farlo, perché dovrebbe turbarsi o preoccuparsi di qualcosa? L’anziano, invece, dal momento che non può fare niente da solo, è pronto ad arrabbiarsi con chiunque in un dato momento non voglia rendergli un servizio. Dunque, per non arrabbiarvi, per non offendervi, pensate che potete fare tutto da soli. Se dico che potete fare tutto da soli è perché mi riferisco alla Legge dell’Amore: nell’Amore tutto è possibile. Chi vive nella legge dell’Amore può fare ogni cosa e resterà sempre giovane; nel momento in cui perde l’Amore, nel momento in cui trascura questa legge, invecchierà e avrà bisogno dei servigi di coloro che lo circondano. Per verificare questa legge, per constatare come essa agisca senza eccezioni, fate un esperimento per applicarla. Riflettete sulla questione: “Come si può migliorare il mondo grazie alla grande legge dell’Amore?”.

Un tempo il profeta Elia accoltellò 400 profeti pensando di liberare Israele, senza però riuscirci. Egli non ebbe paura per ciò che aveva fatto, ma ebbe paura di una donna e fuggì. Successivamente dovette andare nel deserto e trascorrervi 40 giorni digiunando, affinché gli fosse mostrato il modo in cui si poteva migliorare il mondo. Egli passò un certo tempo in montagna, in mezzo alle rocce, dove arrivò una grande tempesta e, successivamente, anche il fuoco, ma il Signore non era né nella tempesta né nel fuoco. Alla fine egli udì una voce silenziosa, cioè la voce dell’Amore, la voce di Dio. Solo allora il profeta comprese che gli esseri umani possono migliorare solamente attraverso quella voce silenziosa. La tempesta rappresenta un metodo attraverso il quale lavorano gli esseri umani di oggi, rappresenta la loro vita attuale, mentre il fuoco rappresenta le sofferenze attraverso cui essi passano. Il mondo, però, non può essere migliorato né attraverso la tempesta né attraverso il fuoco. La tempesta è in grado di abbattere le rocce, di sradicare gli alberi, ma non può in nessun modo migliorare il mondo. Quando udì quella voce silenziosa, il profeta Elia si coprì gli occhi e ne comprese il significato profondo. Ora invito anche voi, in qualità di allievi della Scuola occulta, a rivolgere la vostra attenzione a questa voce silenziosa, affinché possiate capire cosa essa è in grado di fare. Finora voi avete voluto essere forti come la tempesta e come il vento per mostrare alle persone chi siete e che cosa siete in grado di fare. Noi, invece, vogliamo insegnarvi a “parlare silenziosamente” e a comprendere che cosa potete fare in questo modo.

Ora dovete tenere a mente una cosa: finché non studiate bene le cose e non le sperimentate non dovete condividerle con nessuno! Finché i frutti del vostro albero non maturano non offriteli a nessuno! Fino a questo momento neanche voi sapete ancora nulla. Dopo aver piantato dei semi e ottenuto un frutto, l’allievo porterà quel frutto dapprima al suo maestro e poi potrà portarlo dove vuole. L’allievo offre il primo frutto al suo maestro; gli altri frutti potrà portarli dove vuole e nella quantità che vuole. Se avete fretta di portare alle persone frutti non ancora maturi, non assaggiati e sperimentati da nessuno, vi imbatterete in una serie di contraddizioni. Per questo non dovete affrettarvi a condividere con gli altri cose non provate e sperimentate. Le persone vi ascolteranno e forse davanti a voi non diranno nulla, ma dentro di loro inevitabilmente vi condanneranno. Diranno: «Che strano, di quali inutili cose si occupa questa gente!». In questo modo introdurranno nel vostro subconscio un pensiero contraddittorio. Avete sperimentato queste cose da migliaia di anni, da quando vivete sulla Terra: ha forse senso sperimentarle ancora? Lo scopo di questa Scuola è quello di darvi dei metodi e delle regole per poter trasformare la vecchia vita in una nuova vita, come anche gli alchimisti predicavano. Anche loro insegnavano agli anziani come ringiovanire. A tal fine facevano una serie di esperimenti applicando metodi diversi; ad esempio, prendevano una persona anziana, la chiudevano ermeticamente in qualche luogo e la sottoponevano a varie reazioni chimiche. Come risultato di quelle reazioni l’anziano si trasformava in un giovane con nuove forze e nuova energia per lavorare. Allo stesso modo chiuderanno ermeticamente anche voi, affinché possiate ringiovanire, ma questo accadrà un giorno, non oggi. Ora tornate alle vostre case, senza paura e senza oscurità!

Quale pensiero invierete a voi stessi questa sera? Auguratevi profondamente nella vostra anima che nelle vostre menti e nella vostra coscienza penetri una conoscenza autentica. Eseguite correttamente gli esercizi, perché la forza di una persona risiede negli esercizi che esegue. Senza esercizi tutti gli sforzi sono inutili. Qualcuno può chiedere perché deve eseguire l’esercizio alle ore 24.00 e non all’una di notte. Questo non deve interessarvi. Vi alzerete al momento prestabilito, mediterete per mezz’ora e metterete per iscritto il pensiero esatto che avete inviato ai vostri compagni. A tal fine dovete avere un quaderno o un taccuino sul quale scrivere l’andamento e i risultati degli esercizi. Immaginate che uno di voi venga inviato da qualche parte in Bulgaria per formare una classe occulta. Che cosa farebbe? Poiché non ha altre conoscenze, cercherebbe sull’argomento metodi e regole scritti nei libri. Ad esempio, aprirebbe il libro La luce sul sentiero [1] e comincerebbe a leggere: «Uccidi ogni desiderio in te stesso!». Chiedo: quando avrete ucciso ogni desiderio in voi stessi, cosa rimarrà di voi? Questa è una traduzione distorta di un pensiero occulto. Le verità occulte non si traducono in modo letterale. “Uccidi ogni desiderio in te stesso” non significa uccidere fisicamente, ma rivolgersi a Dio. Se un pensiero, un sentimento o un desiderio sono indirizzati verso il basso, verso la terra, rivolgili nella direzione opposta, verso l’alto. Un uomo deve riscuotere dei soldi da una persona, va da quest’ultima e la minaccia di portarla in tribunale o di ucciderla, affinché gli restituisca i soldi. Questa è una violenza! Che cosa guadagnerà quell’uomo se porterà il suo debitore in tribunale o se lo ucciderà? Egli cammina, pensa, e a un certo punto il suo pensiero prende un’altra direzione, verso l’alto, e dice: «Non porterò questa persona in tribunale né la ucciderò. Andrò da lei e parleremo un po’ in modo amichevole». Se indirizza il proprio pensiero verso l’alto egli raggiungerà il suo scopo: riceverà i propri soldi.

Nello stesso libro, La luce sul sentiero, è detto: «Può trovare la Verità solo qualcuno dai cui occhi hanno cessato di scorrere le lacrime». Chiedo: che cosa accadrebbe alla Terra se si prosciugassero tutte le sorgenti? Quindi anche questo pensiero non è tradotto correttamente. Ecco perché chi si occupa delle scienze occulte deve trovare l’intimo significato nascosto in ogni Verità. Altri, invece, dicono: «Per trovare la verità, le lacrime devono cessare dagli occhi dell’uomo e i suoi piedi devono essere lavati col sangue». Chi legge queste frasi pensa di aver compreso molte cose. Questi sono simboli a cui bisogna dare un’interpretazione profonda, interiore: solo in questo modo essi possono acquisire un senso e portare beneficio all’essere umano. Ecco perché questo libro richiede una traduzione attenta. Tutte le regole che esso contiene devono essere fatte passare attraverso un setaccio o devono essere sottoposte a una cardatura, per essere districate. Questo libro è come lana grezza che deve essere cardata e deve essere districata fibra per fibra, per separare l’impuro dal puro, affinché la polvere cada giù e ciò che rimane possa essere offerto come cibo puro e di buona qualità per la mente. In questo libro si incontrano frasi e formule del mondo astrale e del mondo mentale che, tuttavia, riportate nel mondo fisico con il linguaggio terrestre, rappresentano qualcosa di eterogeneo, confuso, come lo stufato di carne e cipolle [2] per la gente di oggi. Spesso, attraverso pratiche medianiche, la gente approda a vari cibi e a varie diete. Ad esempio, alcuni medium raccomandano di bere l’acqua di cottura del grano, ma loro per primi non capiscono cosa si nasconda nel grano e non sanno a quali persone bisogna raccomandarlo. Può bere l’acqua del grano cotto solo chi si trova in una disposizione d’animo che somiglia alle energie contenute nel grano. Per mangiare l’avena, il porro o altre cose dovete avere una disposizione che corrisponda alle energie dell’avena, del porro e così via. In questo consiste l’aspetto profondo della nutrizione, che tutti dovete conoscere e applicare nella vostra vita. Senza questa conoscenza vi imbatterete sempre in una serie di illusioni e interpretazioni distorte.

Una delle illusioni in cui spesso si imbattono gli allievi è la seguente: essi dicono, ad esempio, che la Scienza occulta non è adatta ai giovani. Non è così. Secondo me è vero proprio il contrario. Perché? Perché i giovani hanno un’individualità più forte di quella dei vecchi. In questo senso le persone povere e non istruite sono più forti di quelle ricche, colte e religiose. Solo in apparenza le prime sono povere e non istruite, ma in realtà, interiormente, esse rappresentano dei campi ricchi, dal terreno ben arato e lavorato. Ecco perché nella nostra epoca gli esseri evoluti si incarnano proprio fra le persone povere e non istruite. Non è così in modo assoluto, ma accade nella maggior parte dei casi, perché il mondo invisibile cerca in questo modo di elevare nel mondo la gente debole, povera e non istruita. E così, gli esseri evoluti si incarnano più spesso fra le persone povere e non istruite, mentre gli esseri non evoluti si incarnano più spesso fra le persone esteriormente ricche e colte. Quindi nei giovani si incarnano spiriti più forti: ecco perché sono proprio loro a doversi occupare dell’occultismo. Per questo motivo i giovani fuggono dalle chiese: essi sono coraggiosi, decisi, e si sbarazzano facilmente delle vecchie forme. I vecchi sono scontenti dei giovani: brontolano e li ostacolano. I giovani, invece, devono stare attenti, perché la loggia nera ha previsto molte trappole per loro, allo scopo di catturarli e ridurli in uno stato di schiavitù da cui difficilmente potranno uscire. Molti vecchi non comprendono correttamente la vita e pertanto dicono ai giovani: «Una volta anche noi eravamo come voi, ma ecco che siamo invecchiati. Verrà un giorno in cui anche voi invecchierete e vi adatterete alle condizioni della vita». No, chi si adatta non può svilupparsi correttamente; non vi è nulla a cui adattarsi. I vecchi dicono: «Comprenderete le cose dopo aver vissuto per un po’». Non c’è niente da comprendere. Se entrate in una pozzanghera, che cosa comprenderete? Comprenderete soltanto che nella pozzanghera c’è fango, melma. Se entrate in qualche osteria e bevete, cosa comprenderete? Che vi siete ubriacati. Dov’è la conoscenza in queste cose? Infangarsi, ubriacarsi… in questo non vi è alcuna scienza, alcuna filosofia. I vecchi, invece, continuano: «Non fa niente, vivrete ancora un po’ e comprenderete la vita». Di quale vita parlano? Della vita del fango, di quella del bere o di quella dei furti e degli omicidi? Quando pensate a questo tipo di vita, dite a voi stessi: «Noi conosciamo questa vita, l’abbiamo sperimentata, in essa non c’è niente di nuovo. Ora vogliamo imparare la nuova vita, che non conosciamo». Chi ragiona in questo modo è giovane; chi non ragiona in questo modo è vecchio. La vecchiaia e la giovinezza non dipendono dagli anni, ma dal modo in cui si ragiona.

Dico: l’idea più importante per voi è quella di aiutarvi a vicenda. In questo risiede il nuovo Insegnamento: l’aiuto reciproco! Quando qualcuno si perde d’animo, tutti devono correre in suo aiuto con i loro buoni pensieri e desideri. Che cosa fanno le persone di oggi? Quando vedono che qualche giovane è scoraggiato, giù di morale, cercano di convincerlo a entrare nel mondo, a svagarsi, a essere felice. Questa è un’illusione: le persone devono sapere che il mondo non è l’unico luogo di divertimento. La vita non si esprime in un modo solo. Ogni anima porta la felicità dentro di sé. Se vivete secondo la grande Legge dell’Amore, quando entrerete nel mondo, che non è pronto per quell’Amore, provocherete le condizioni perché negli individui forti si manifesti l’egoismo, cioè l’ego umano. In altre condizioni, invece, fra anime pronte, l’Amore crea un mondo bello, un mondo di relazioni elevate e pure. Ora, invece, con la luce che la gente di oggi porta dentro di sé, le persone sono costrette a chiudersi, a proteggersi, pensando che la loro condizione nel mondo sia pericolosa. E in verità oggi tutte le persone sono chiuse. Molti di voi, in qualità di allievi della Scuola occulta, pensano di essere più deboli degli altri. Non è così: la forza non è una qualità esteriore. Voi dovete essere coraggiosi, decisi, tenere sempre presente la frase: “L’anima è onnipotente, la carne – la parte animale dell’uomo – è debole”. Nell’essere umano il Divino è sempre forte, mentre il lato animale è sottoposto a tentazioni, debolezze e cadute. «Lavorate e pregate per non cadere in tentazione!», [3] ha detto Cristo. Dite: «Noi ora siamo giovani, come procederà la nostra vita?». Se camminerete sulla Via divina, la vostra vita procederà bene; se volete vedere cosa ne sarà di voi se deviate da questa Via, andate nei cimiteri, negli ospedali, nei caffè, tra i commercianti falliti e sui campi di battaglia. Finché procedete sulla via della Fratellanza Bianca non vi attende alcun male. Se a volte i Fratelli Bianchi non vi aiutano, il motivo sta nel fatto che voi non potete sempre utilizzare in modo ragionevole i beni che loro vi danno. Ecco un esempio: immaginate di avere un amico ubriacone e di ricevere di tanto in tanto una certa somma di denaro dai Fratelli Bianchi. Appena ricevete i soldi li portate al vostro amico. Cosa farà lui con quei soldi? Andrà in qualche locale e li spenderà per bere, e così né voi né il vostro amico guadagnerete nulla. Che senso ha il vostro aiuto? Ecco perché i Fratelli Bianchi vi bloccano il conto e anche voi, per quanto vi riguarda, iniziate a soffrire. Perché soffrite? Il vostro amico non deve bere. Non è amico chi vuole che vi sacrifichiate per una sua debolezza, è amico soltanto chi è pronto a sacrificarsi per la vostra elevazione. Il nuovo Insegnamento richiede un sacrificio volontario e non un sacrificio che passa per il ricatto o la costrizione. Il sacrificio volontario e il sacrificio per amore dimorano nella Fratellanza Bianca.

Dite: «Quand’è che i Fratelli Bianchi sono pronti a sacrificarsi per noi, ad aiutarci?». Quando nell’anima dell’essere umano compare una forte aspirazione a diventare un allievo della Grande Scuola, i Fratelli Bianchi sono pronti a sacrificarsi per lui, ad aiutarlo e a sostenerlo. Se voi chiedeste a uno di loro: «Sei pronto a sacrificarti per me?», egli frapporrebbe subito una nuvola fra lui e voi, e sospenderebbe il suo aiuto. Ecco perché tutto dipende dalla vostra disposizione: alla vostra disposizione nei loro confronti corrisponde la loro nei vostri confronti. Sapendo questo, se volete il loro sostegno, il loro aiuto, dovete tenere un certo atteggiamento nei loro confronti. Ogni giorno essi controlleranno, pietra per pietra, che tutto ciò che realizzate sia solido, puro, e solo allora potrete utilizzarlo come materiale per la costruzione dell’Edificio divino alla quale anche voi sarete chiamati a collaborare.

Preghiera segreta

5a lezione del Maestro, tenuta il 29 marzo 1922 a Sofia


Note

[1]  Mabel Collins (1851-1927), La luce sul sentiero (1885).

[2]  In bulgaro, popska jahnija: piatto a base di carne, elaborato e gustoso.

[3]  La Sacra Bibbia (Mat 26, 41).


Il testo della conferenza è tratto dal volume Le due vie – Lezioni della Classe occulta dei giovani, Anno I – 1922
a cura di V. Gencheva e M. A. Salvemini, stampato nel mese di giugno 2022.
Il testo bulgaro originale utilizzato per la traduzione si trova nel libro

Двата пътя – Лекции от Учителя на Младежкия окултен клас – година I – 1922, том I
(Le due vie – Lezioni del Maestro per la Classe occulta dei giovani – anno I – 1922, vol. I)
Prima edizione a stampa, Sofia, 1934.