19. Forze positive e negative

 

Preghiera segreta

Sono stati letti i lavori sul tema: “La caratteristica distintiva della luce”.

Più avanti scriverete qualcosa sul tema: La funzione del cuore umano.

Quando avete svolto il tema sulla luce, senza volerlo nella vostra mente si sono create le condizioni per pensare anche alle tenebre, in contrapposizione alla luce. In effetti, sarebbe possibile la crescita dei corpi nel mondo fisico se non esistessero le tenebre? Nel mondo fisico la luce e le tenebre sono due stati attraverso cui si manifesta l’anima. Quando si limita, l’anima inizia a conoscere se stessa nelle tenebre. Le tenebre sono un processo di limitazione, mentre la luce è un processo di conoscenza di Dio, di conoscenza dell’Amore. Senza luce non si può conoscere l’Amore.

E così, la caratteristica più forte della luce è la conoscenza di Dio, la conoscenza dell’Amore. Inserite questo pensiero nel riassunto che farete dei temi sulla luce. La luce è un processo del mondo mentale. Quando il mondo mentale si rivela agli occhi dell’uomo, insieme ad esso si rivelano anche le forme, così come il contenuto e il senso di quelle forme. In questo modo l’uomo arriva fino alla Causa Primordiale: all’Amore. Chi desidera crescere e svilupparsi correttamente deve connettere psicologicamente la luce al processo di conoscenza dell’Amore. Quindi, tutti gli stati che producono disarmonia nell’anima umana rientrano nell’ambito delle tenebre. Le tenebre limitano l’uomo. Ogni stato che produce armonia nell’anima umana, invece, rientra nell’ambito della luce.

Se doveste avere a che fare con la metafisica, visto che in quest’ambito la luce e le tenebre vengono considerate diversamente, i suoi concetti potrebbero creare in voi grandi contraddizioni. I metafisici, così come gli occultisti più radicali, sostengono la tesi che la luce assoluta sia oscurità assoluta, e che quando Dio ha detto: «Sia Luce»,[1] in questo modo Egli abbia creato la prima limitazione. Dunque, quando l’oscurità assoluta si limita, produce Luce divina, che le tenebre non sono in grado di sopraffare. Chiedo: qual è la prima limitazione dell’uomo? Il sacrificio è la prima limitazione dell’uomo. Quindi, quando decide di sacrificare qualcosa, l’uomo produce luce dentro di sé. Ecco perché il sacrificio è necessario. Quando l’uomo sacrifica qualcosa, già spunta il primo giorno di luce nella sua anima. «Dio disse: “Sia Luce!”. E Luce fu».[2] Quando nell’uomo si manifesta la Luce divina, allo scopo di distinguere in lui la luce dalle tenebre, ciò vuol dire che egli ha compiuto correttamente il sacrificio. Se in un uomo non si manifestano né la luce né le tenebre, ciò vuol dire che non è stato compiuto alcun sacrificio, oppure – se è stato compiuto – che in esso c’è qualche irregolarità. Quando Cristo disse di se stesso: «Io sono la Luce del mondo», quella luce, quella Luce divina venne prodotta dal sacrificio di sé che Cristo compì. Ecco perché chi vuole produrre luce in se stesso deve sacrificarsi. La luce, dunque, è legata all’atto del sacrificio. Nell’attuale fase evolutiva del mondo fisico la luce ha quattro diverse direzioni, che vengono determinate da quattro tipi di onde di diversa densità. Le onde di maggiore densità sono quelle che formano la parte posteriore del cervello umano. Negli animali il peso del cervello, cioè la parte maggiormente densa, si trova dietro le orecchie, e di conseguenza essi sono costretti a camminare a quattro zampe. Nelle piante il peso si trova in basso, nelle radici, e di conseguenza esse sono costrette ad essere interrate a testa in giù, mantenendo così l’equilibrio. Nell’uomo il peso del cervello è maggiore davanti, vicino alle orecchie, e di conseguenza egli è costretto a stare eretto su due gambe. Solo in questo modo l’uomo mantiene l’equilibrio. Dunque, i tre movimenti o direzioni della luce finora hanno creato nel cervello degli esseri viventi tre correnti che, a loro volta, hanno prodotto tre diverse situazioni, necessarie a mantenere in essi l’equilibrio: le piante hanno orientato la propria testa verso il basso, gli animali hanno assunto la posizione a quattro zampe e gli uomini quella eretta su due gambe. Ora sta arrivando il quarto movimento della luce, che forma quella corrente di forze necessaria alla formazione del corpo spirituale dell’uomo. Questo corpo è in relazione al mondo superiore, soprasensibile. Dunque, quando la luce agisce sull’uomo secondo quattro diversi movimenti – da dietro, di fronte, verso l’interno e verso l’alto – si forma una croce. E ora, perché possiate sapere in quale di questi quattro movimenti la luce sia più forte, dovete disegnare questa croce. Dalla lunghezza delle quattro linee che formano la croce si può valutare la forza della luce. Se la parte occidentale della croce è più sviluppata, cioè più lunga, questo significa che nell’uomo la natura animale prevale sulle altre forze. Se la parte inferiore della croce è più lunga, questo significa che nell’uomo sono più sviluppate le aspirazioni vegetali. Se è più lunga la parte orientale della croce, questo significa che nell’uomo le capacità e i sentimenti umani sono sviluppati più degli altri. Infine, se la parte superiore della croce è più lunga, questo significa che nell’uomo è il Divino a prevalere. Se fate scendere un piano geometrico verticale che attraversa l’uomo dall’alto verso il basso, parallelamente al suo corpo, questo lo dividerà in due parti: la parte posteriore rappresenta il sentiero sinistro del suo movimento, mentre la parte anteriore, parallela al suo viso, rappresenta il sentiero destro del suo movimento. Se fate passare un altro piano geometrico da occidente a oriente avrete un’altra divisione in cui la parte destra del cervello rappresenta la via destra, la retta via, mentre la parte sinistra del cervello rappresenta la via sinistra, la via larga. Se ci riferiamo ai princìpi, la via sinistra si riferisce all’aspirazione dell’anima umana, mentre la via destra si riferisce alle azioni dell’uomo. Effettivamente, solo chi agisce procede sulla retta via, quella destra, e solo chi ancora non agisce, ma nutre soltanto aspirazioni, procede sulla via larga, quella sinistra. Queste sono le due vie su cui avanzano gli uomini di oggi.

Quando parliamo dell’influenza e della prevalenza delle forze vegetali e animali e delle aspirazioni dell’uomo, ci riferiamo alle prime manifestazioni della coscienza e subcoscienza nell’uomo. Con l’espressione influenza animale intendiamo le prime manifestazioni della coscienza. Con influenza vegetale intendiamo le prime manifestazioni della subcoscienza. Quando nel cervello oppure in tutto l’organismo umano si accumula una certa energia, in eccesso rispetto a quella che serve, essa crea in lui una serie di stati disarmonici. Ad esempio, quando nell’uomo la regione temporale è fortemente sviluppata, al suo sviluppo corrisponde quello delle labbra. Quindi tra la zona delle tempie e le labbra dell’uomo esiste una certa relazione. Più si sviluppano le tempie, più le labbra diventano spesse. Questo si può notare in modo più evidente negli uomini in cui il naso è situato vicino alle labbra. Poiché il naso è legato all’olfatto, ogni volta che attraverso il naso si sente il profumo di un buon piatto, si verifica un afflusso di sangue verso le labbra, e di conseguenza queste ultime si fanno più spesse.

In generale, ogni area, ogni centro del cervello esercita un’influenza su specifiche parti dell’organismo umano, lasciando una certa impronta su di esse. Ad esempio, quando in un uomo il centro della speranza è ben sviluppato, esso influisce su due particolari muscoli del suo viso. Quando nell’uomo la speranza è molto sviluppata, gli angoli della bocca sono rivolti un po’ verso l’alto e non verso il basso. Dunque, i centri del cervello esercitano un’influenza attraverso due movimenti: creano linee rette oppure linee curve. Talvolta danno origine anche ad angoli concavi. In generale le linee procedono secondo due movimenti: verso l’alto o verso il basso. Quando l’uomo è triste, gli angoli della sua bocca vanno verso il basso, cioè le correnti in lui sono di tipo vegetale o animale. Se gli angoli della bocca sono rivolti verso l’alto l’uomo diventa allegro, e allora in lui prevalgono stati umani e divini. Ecco perché, in qualità di allievi della Scuola occulta, dovete fare una serie di esperimenti e ricerche per studiare i diversi stati – positivi e negativi – che attraversate. Quando siete maldisposti, fate un esperimento per separare quello stato dalla vostra coscienza, esaminandolo come un oggetto che non abbia nulla a che fare con voi: sottoponetelo a una critica per capirne le cause e le conseguenze. Finché non fate qualcuno di questi esperimenti, ogni volta che sarete così maldisposti penserete che quello stato vi appartenga, che sia legato alla vostra coscienza; così non potrete in nessun modo separarlo da voi e di conseguenza ne sarete tormentati. No, voi potete separarlo dalla vostra coscienza, così come potete staccare l’unghia del diavolo da voi stessi. Seppure questa estrazione dovesse causarvi un certo dolore, non importa: tiratelа via dal vostro piede!

L’uomo è pessimista quando è eccessivamente pauroso, ambizioso e ha una speranza debole. La paura crea nell’immaginazione dell’uomo immagini di ostacoli e impedimenti che egli non è in grado di sormontare. Insieme alla paura in lui viene fuori l’ambizione, ed egli teme di non riuscire ad elevarsi, di rimanere indietro rispetto a tutti gli altri; la sua debole speranza lo scoraggia ed egli cade in uno stato d’animo oscuro, nel pessimismo. Il pessimismo, a sua volta, genera in lui una serie di qualità negative come furbizia, astuzia, invidia e odio. Chiederete perché nel mondo sia comparsa la paura. Nel regno animale la paura ha il suo ruolo; in quest’ambito la paura è una delle grandi leggi, arrivata alla sua perfezione. Quando un animale è molto pauroso, ciò significa che il diritto non è dalla sua parte, e quell’animale deve contare sulle proprie gambe. Nel regno animale a chi è debole si dice: «La legge non ti tutela, niente può proteggerti, perciò sviluppa le tue gambe, perché diventino lunghe e tu possa contare su di esse». La paura negli animali equivale alla coscienza negli uomini, dunque, nell’uomo la paura è sostituita dalla coscienza. Quando nell’uomo sopraggiunge la paura, in lui si risvegliano tutte le qualità negative del passato, che non lo rendono felice. Perciò, se nell’uomo arriva la paura, egli deve subito sostituirla con la coscienza. Se trasformerete la paura in coscienza, arriverà subito la ragione, il ragionamento, e in questo caso si può già parlare di diritto.

E così, ognuno deve lavorare su se stesso consapevolmente, per separare i propri stati interiori l’uno dall’altro e per studiarli. Se vi arriva uno stato di profonda tristezza e non volete più vivere, separate questo stato dalla vostra coscienza e guardatelo in modo oggettivo, chiedendovi perché sia arrivato a voi, quanto tempo si tratterrà e così via. Quando lo separate da voi stessi, vedrete che esso non coincide con voi, ma si tratta di uno stato estraneo. Gli uomini si lasciano influenzare molto facilmente dai pensieri altrui, sono ricettivi agli stati altrui e, non conoscendo le leggi, soffrono, si affliggono. Attraverso la suggestione, attraverso l’ipnosi alcune persone ricevono dall’ipnotizzatore molti pensieri, che successivamente percepiscono come propri. Soltanto dopo aver eseguito ciò che la mente dell’ipnotizzatore ha suggerito loro, essi capiscono di essere stati sotto l’influenza di qualcun altro. Grazie all’ipnotismo si possono spiegare molti omicidi e molti suicidi che avvengono nel mondo. Accade che qualcuno in passato abbia frequentato una scuola e, attraverso la suggestione, abbia assorbito dal proprio maestro un certo pensiero, buono o cattivo, e soltanto ora lo realizza. In questi casi quello stesso uomo si meraviglia di come gli sia potuto accadere di cambiare così tanto. Incontrate qualche uomo buono, onesto, che conoscete bene e su cui contate, ma all’improvviso egli cambia, comincia a derubare le persone, a ricattarle. Voi vi meravigliate di quello che è accaduto a quest’uomo, di come sia potuto cambiare così tanto. Dopo due o tre anni lo incontrate ancora, ed egli vive di nuovo una vita onesta e onorevole: è cambiato di nuovo, è tornato al suo stato precedente. Come si spiegano questi bruschi cambiamenti che sono avvenuti in lui?

Ora, in qualità di allievi della Grande Scuola tutti voi lavorerete per correggere in voi questi stati, cioè, più precisamente, per liberarvi di essi. Quindi, vi aspetta un enorme lavoro di correzione. La Scuola ha lo scopo di darvi conoscenze grazie alle quali potrete correggere in modo intelligente gli errori del vostro passato. Quando arriverete a qualche stato ipnotico proveniente dal passato, tornerete indietro e lo correggerete attraverso un processo inverso. Eseguirete dei gesti contrari a quelli con cui vi hanno ipnotizzato. Di solito gli ipnotizzatori della loggia nera fanno dei gesti dall’alto verso il basso. Oggi molte persone si lavano allo stesso modo. Ad esempio, lavano il proprio viso procedendo dall’alto verso basso, tenendo gli occhi chiusi, e con questo vogliono dire: «Per l’uomo non vale la pena di tenere gli occhi aperti». Sì, quando l’uomo entra nel mondo materiale è bene che i suoi occhi siano chiusi, ma quando entra nella Scuola per imparare, lì i suoi occhi devono essere aperti. In qualità di allievo egli deve fare dei movimenti, dei gesti laterali, cioè contrari a quelli della loggia nera. Quando inumidite i vostri capelli, invece, fate gli stessi movimenti, ma dal basso verso l’alto, e non viceversa.

Ogni movimento che fate ha un suo senso profondo e ha una certa influenza su di voi. Qualsiasi movimento facciate, osservate quale effetto esso abbia su di voi, quali stati produca. Alcuni movimenti hanno su di voi un effetto piacevole e altri un effetto spiacevole. Osservate questi movimenti e studiateli. Tuttavia, cercate di non ricadere nell’estremo opposto, cioè di cominciare ad aver paura di fare o non fare un certo movimento. Quando volete tonificare la vostra mente, eseguite mentalmente un movimento che va dal basso verso l’alto, secondo una via evolutiva: cominciate dapprima a pensare alle piante, poi agli animali, quindi agli uomini e, alla fine, a Dio e agli esseri del mondo divino. In questo modo sperimenterete un’elevazione dello spirito, uno stato di ascensione. Se fate il movimento inverso, cioè, se cominciate dal mondo divino e gradualmente scendete verso il mondo umano, quello degli animali e quello delle piante, ricadrete sotto la legge dell’involuzione e vivrete una caduta dello spirito, uno stato discendente. Praticando il primo esercizio potrete liberarvi da molti stati negativi. Per poter eseguire questo esercizio in modo più efficace potete studiare la botanica, la zoologia, l’antropologia e infine leggere qualche libro divino. Ogni giorno l’uomo scende nei mondi inferiori e poi risale di nuovo in alto. Ogni tristezza indica che l’uomo si è legato alle piante. In questo modo egli le aiuta e loro aiutano lui. Quando sperimenta qualche cattivo stato d’animo, come la rabbia o una serie di altri sentimenti negativi, l’uomo si lega agli animali, e in questo modo li aiuta. Quando arriva a ciò che è intelligente, piacevole egli è già entrato nel mondo umano. Alla fine l’uomo passa a ciò che è elevato, nobile, cioè, entra nel mondo divino, in cui regna un’armonia assoluta.

Questi sono i quattro mondi, i quattro stati che l’uomo deve studiare. Se qualcuno è maldisposto, turbato, impaziente, si immagini di trovarsi in una foresta di pini e querce. Dopo non molto tempo anche il suo stato cambierà: egli riceverà la buona disposizione delle piante. Se qualcuno si trova in uno stato di accidia, pensi agli animali: essi sono generalmente attivi, mobili. La necessità di cibo li costringe a muoversi tutto il giorno per soddisfare la propria fame. Quando pensate agli animali voi vi legate a loro, e questi ultimi vi stimolano con la propria energia. Quando si saziano, gli animali diventano pigri, ma quando torna la fame essi si mettono di nuovo alla ricerca di cibo. Quando acquisirete la pazienza delle piante e la mobilità degli animali passerete all’uomo per acquisire la ragione, il pensiero. Successivamente entrerete nel mondo divino, dove esporrete tutti i vostri pensieri, e gli esseri evoluti di quel mondo esprimeranno la propria opinione sui pensieri che avete esposto. Gli uomini intelligenti tengono ogni giorno un’esposizione, gli uomini comuni espongono una volta alla settimana e gli uomini stupidi una volta all’anno. Quando si dice che l’uomo deve essere sottoposto a una critica, questo significa che i suoi pensieri vengono esposti al mondo divino, dove certi esseri intelligenti si pronunceranno su di essi, mentre egli seguirà, osserverà tutto e constaterà gli errori che ha commesso in passato. Finché non arriva a questa condizione l’uomo deve sottoporsi a una continua disciplina mentale. Voi non siete ancora passati attraverso questa disciplina e non siete pronti per il mondo divino. Se entraste prematuramente in questo mondo vi addormentereste, vi turbereste e non potreste sopportare le sue vibrazioni elevate. Chi è passato attraverso questa disciplina della mente, della volontà, quando entra nel mondo divino ritorna energico, rigenerato, con una nuova luce e nuove conoscenze. Passare da questo a quell’altro mondo richiede un silenzio assoluto, senza alcun turbamento, alcuna preoccupazione, richiede una totale armonia. Per poter fare un esperimento per entrare nel mondo divino si richiede un’aura pura attorno a sé, un’armonia e un silenzio assoluti.

Questa atmosfera dovrebbe prolungarsi per almeno una o due ore, il che è impossibile nelle città. È impossibile fare questo esperimento anche a Čam-Korija,[3] dove ci troviamo adesso. Potrebbe essere possibile in qualche posto di montagna elevato e solitario. Se si dovesse fare questo esperimento a Sofia, ad esempio, servirebbe una stanza speciale, circondata da un’aura salubre, pura e armoniosa; nessun estraneo dovrebbe mettere piede in questa stanza e, in generale, nessuno dovrebbe sospettare della sua esistenza. Per adesso, tuttavia, questo è impossibile: non ci sono persone pronte. Chi non è pronto per questo esperimento non avrà il desiderio di mettere piede in questa stanza. L’allievo, invece, aspirerà a entrarvi come l’ape aspira a un fiore profumato. Gli allievi devono lavorare per creare un’aura armoniosa nella propria stanza, affinché i loro esperimenti abbiano successo.

Lavorate intensamente su voi stessi per poter superare tutte le difficoltà. In questo modo costruirete in voi una volontà con cui supererete ogni cosa. Che volontà dovete costruire? Non una volontà di ferro né di granito, ma di diamante. La volontà di ferro e quella di granito capitoleranno facilmente, mentre quella di diamante terrà testa a tutti gli ostacoli. Vi si richiedono ampie vedute e grande altruismo perché le illusioni si allontanino dalla vostra strada. Queste illusioni possono essere allontanate solamente grazie alla luce della coscienza. Questa è una luce particolare: se non entra nella vostra coscienza, voi rimarrete con le vostre concezioni attuali, che non vi consentiranno di acquisire quei risultati a cui aspirate.

Quando dico che è indispensabile che nella vostra coscienza entri una luce particolare, ciò non deve minimamente turbarvi. Questa luce arriverà da sé, mentre a voi si richiede solamente di salire su qualche alta vetta montana e aspettare lì. Non sapete che il sole illumina prima le vette delle montagne e poi le valli? Allo stesso modo, quella luce illuminerà prima le vette e poi le valli della vostra coscienza. A voi si richiedono sforzi fino a quando non sarete saliti sull’alta Vetta divina che la luce illumina per prima. Nelle valli e nelle pianure quella luce arriverà più tardi.

Dunque, quando vi chiederete quali vantaggi dia la Scuola occulta ai propri allievi, saprete che essa indica loro la via corretta per salire sulle alte Vette divine, che vengono illuminate per prime dai raggi divini del sole che sorge.

19a lezione del Maestro, tenuta il 5 luglio 1922 a Čam-Korija


Note:

[1] La Sacra Bibbia (Gen 1,3).

[2] Ibidem.

[3] Čam-Korija (pronuncia: Ciàm-Korìa), che dal 1942 è stata rinominata Borovec (pronuncia: Bòrovez), è una località che si trova sulle montagne del Rila, a circa 80 km da Sofia.


Il testo bulgaro originale utilizzato per questa traduzione si trova nel libro

Противоречия в живота Лекции от Учителя на Младежкия окултен клас – година I – 1922, том II

(Le contraddizioni nella vita – Lezioni del Maestro per la Classe occulta dei giovani – anno I – 1922, vol. II)

Prima edizione a stampa, Sofia, 1934 (pagg. 78-89).

Traduzione a cura di Valentina Gencheva e Michele Antonio Salvemini