Conferenze del 9° anno della Classe occulta generale

28 agosto 1929 – 16 aprile 1930

12 febbraio 1930, Izgrev – Sofia

17. La combinazione dei numeri


Padre nostro


Riflessione sul sentiero della vita ragionevole


Lettura del tema “I tratti caratteristici dei vivi e dei morti” Scrivere sul tema “Differenza tra la morte e la vita”.


Bisogna avere un’idea chiara e concreta su di sé. A qualcuno di voi può capitare di leggere un trattato scientifico. In principio la morte esisteva come una possibilità per l’universo di manifestarsi. Ma l’uomo, quando ha compiuto il peccato, ha creato le condizioni perché essa si manifestasse. Perché la morte deriva dalla vita. Laddove c’è la vita, c’è anche la morte, ma non possiamo dire il contrario – che dove c’è la morte ci sia anche la vita. La vita può generare la morte, ma la morte non può mai generare la vita. È così. Dal punto di vista della filosofia potremmo dire che laddove c’è la morte ci sia anche la vita, però sarebbero appunto solo supposizioni filosofiche, non possiamo pensare questo. Dobbiamo avere una visione ben chiara.

I filosofi possono avere un concetto su qualche principio che agisce in natura. Ma c’è, d’altro canto, quell’artista creativo, che sa sfruttare questo principio e metterlo in pratica; egli ha la sua idea distinta, sa concretizzare ed oltre alla comprensione possiede anche la capacità di usare il potere del principio. Il filosofo invece parla, ma non sa concretizzare.

Vi dico, noi dobbiamo saper utilizzare questi principi presenti in natura. Ci sono molte cose che non sappiamo e che studiamo in maniera filosofica. Dobbiamo imparare i metodi dei principi e far sì che ci siano utili. Ad esempio, voi avete studiato tutti i numeri, qui non c’è nessuna filosofia. I numeri 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 rappresentano dei tratti somatici. Ora prendete la sequenza 12, 15, 18. Perché qui l’1 si ripete tre volte, mentre il 2, il 5 e l’8 variano? Notate che i numeri 2, 5, e 8 sono negativi, sono numeri che promettono tanto, ma non danno nulla. Il 2 e l’8 promettono molto, ma non danno niente. La sequenza 2, 5, 8 in questo caso significa un terreno ricco che, se non viene lavorato, non produrrà altro che erbacce spinose.

Quando viene studiato il carattere umano, questi numeri hanno un ruolo importante nel decodificarlo. Alcune persone sono ricche, è il caso dei numeri 2, 5, 8. Poi ci sono i numeri 13, 16, 19. Perché il numero 13 viene temuto, dove vi è il pericolo? Il pericolo è nel 3. Ora sottraete il 3; 13 – 3 = 10. Solo questi sono i numeri che possono nuocere all’uomo. Nel caso citato i numeri 3, 6 e 9, così come sono presenti in natura, possono solo recare guai. Vi faranno fare un lavoro inutile. Allora quali numeri mancano?

Mancano l’11, il 14 e il 17. Lasciate stare quello che avevamo detto sull’11. L’11 è anche un numero intelligente. Se vai da Dio come uno che possiede la conoscenza, Egli ti darà tutta la Sua benedizione; se però ti trova stupido, ti manderà a scuola. Il numero 14, quando entra nel mondo e trova qualcuno che è tirchio, ama prenderlo per la gola. Lo scuote e gli dice: “Devi dare!” Poi rallenta la presa e dice: “Tutto deve scorrere.” Il numero 14 non ama che le persone mettano delle barriere, dice: “Ogni cosa nella natura deve scorrere nella via ad essa assegnata.” Il numero 17 dice: “Dobbiamo ragionare.” È un numero sobrio. A chi è senza senno o incapace, procurerà molti guai. In questa maniera possiamo classificare i numeri fino al 20.

Bene, adesso prendeteli alla rovescia: 21, 51, 81. In che cosa differisce 81 da 18? Quante volte 18 sta in 81? Quattro e mezzo. Quindi, nel dato caso, questo è un metodo con il quale potete far lavorare i numeri negativi. Ma l’avete mai fatto? Far lavorare un numero è una cosa molto difficile.

Vi dico, questi numeri hanno un ruolo importante nell’organismo umano. Se misurate la testa di un uomo, vi troverete le stesse proporzioni tra gli stessi numeri. Essa è costruita in maniera tale che il cranio abbia delle dimensioni ottenute dal rapporto tra questi numeri. Il cranio indica appunto fino a che punto lo sviluppo della testa sia equilibrato, narra del cammino che ha percorso questo uomo, che tipo di difficoltà abbia dovuto superare nella sua vita. Perché, se nel suo passato egli ha dovuto combattere per la sua libertà, guadagnarsi il pane in condizioni difficili o fare la guerra, inevitabilmente la sua testa si sarà allargata, il diametro trasversale sarà lungo.

A volte la testa della persona può arrotondarsi. Diciamo che il primo diametro, dalla parte posteriore fino alla fronte, misuri 19 cm, e la larghezza 15. La larghezza della testa è sempre indice delle condizioni sfavorevoli vissute in passato. Se cambiate le condizioni di vita di una persona con la testa larga, facendola godere di una vita agiata, non otterrete niente di buono. Quest’energia sfocerà in un’altra direzione e la persona diverrà lasciva e dissoluta. Se chi dovrà educarla non conosce le leggi, se non saprà spostare quest’energia dal cervello posteriore verso la fronte, dove risiede l’energia nascosta, non educherà una buona persona. La testa è come una batteria. Se l’energia non passa nella fronte per attivare i centri nervosi dell’encefalo, provocherà senza dubbio una serie di guai.

Vi dico che ci sono dei metodi scientifici con i quali una persona può creare il corpo che vuole, la testa che vuole, nonché dare alla mente la direzione che vuole. Questo può avvenire in maniera più facile prima della nascita. Farlo dopo la nascita, quando nell’uomo prevale la materia condensata, è più difficile e richiede più conoscenza. Ci vuole il martello e l’incudine, grandi sofferenze vanno superate. La natura raddrizza la gente di oggi servendosi del fuoco. Il mondo non cambierà per mezzo del diluvio e dell’acqua, quel periodo è passato. L’uomo si è così indurito, che l’acqua non può più trasformarlo. È necessario il fuoco.

L’energia che sta arrivando ora nel mondo è un fuoco, quello stesso fuoco che plasma tutta l’umanità e che ha fatto le persone diverse tra di loro. Qualcosa le sta bruciando. “Mi stanno cuocendo!” – dicono. Si surriscaldano e cominciano a perdere la calma, dicendo: “Avverto una certa nevrastenia.” Interpellano un filosofo: “Qual è il senso della vita?” Pensate a che punto è arrivata la filosofia odierna! Egli risponde: “Non esiste nessuna filosofia. L’uomo è fatto per mangiare e bere.” Lo mettono in una stanza pavimentata di rame. Riscaldano il pavimento. Egli comincia a sollevare i piedi. Aumentano ancora la temperatura e quello inizia a saltellare. “Perché salti, non bastava solo mangiare e bere?” “Qualcosa mi sta bruciando!”

Perché sostiene che proprio il mangiare e il bere siano il senso della vita? Spieghiamo questo fatto – qual è la causa prima e l’idea principale della natura sul nutrirsi, perché l’ha introdotto? La nutrizione in questo caso è portatrice di vita. Non si può mangiare una sostanza morta, va mangiata quella viva. Da questo punto di vista, prima di dire che preferiamo un cibo ad un altro, dobbiamo classificare gli alimenti nella nostra mente in un certo modo. Da dove nasce il peccato nel mondo? Un cibo che non è in armonia con il tuo organismo, non lo consumare! Sarebbe un crimine nei tuoi confronti. Il cibo che non ti apporta equilibrio, non lo utilizzare, tutto qua.

Considerando questo, ad esempio, se voi mangiate il maiale, tale cibo è in forte disarmonia con l’alimentazione umana. La carne di suino può essere mangiata solo in alcuni casi specifici, come cura in certi stati di malattia, può diventare una ricetta per curare determinati mali. Molti nevrastenici si possono curare con la carne di suino, ma se l’uomo sano mangia questa carne, si uccide. Certamente queste sono delle considerazioni che, oltre ad essere sostenute filosoficamente, devono essere dimostrate e provate. Esse si possono provare sia dal punto di vista filosofico, sia dal punto di vista pratico.

C’è chi ha fatto degli esperimenti sugli effetti della carne. Alcuni attori, che devono interpretare stati e scene d’amore, mangiano per tanto tempo carne di pecora. Acquisiscono così la profondità dello stato desiderato. Quando vogliono interpretare un personaggio di una certa agilità, mangiano carne di capra. A volte è utile, per chi è completamente privo del senso della paura, per acquisirne un po’, mangiare della carne di coniglio. Non solo. Possiamo arrivare a concludere che, chi vuole vivere a lungo, deve mangiare carne di tartaruga o d’anatra. Chi invece vuole avere sentimenti profondi e duraturi, deve mangiare carne d’orso. Così facevano le donne nei tempi antichi; quando un uomo non amava la propria moglie, lei gli dava la carne d’orso. Ora non so che cosa facciano.

Vi dico, tutto il regno animale è ben congegnato. In futuro gli studiosi si occuperanno di misurarlo e arriveranno probabilmente a prendere le misure di un cavallo: quanto è lunga la sua coda e quanti peli conta, quanto è alto, quali sono l’altezza e la circonferenza delle gambe, poi ne misureranno la pancia in condizioni naturali, poi il collo e la lunghezza della testa. Troveranno certi rapporti e coincidenze tra i numeri che rileveranno, ma vedranno anche che non sono casuali, perché se un numero si ripete una o due volte è una coincidenza, ma se si ripete in maniera logica e costante, vuol dire che c’è una forza intelligente che opera con questi numeri. Dio, creando gli animali, ha utilizzato la geometria e la matematica. Quindi, tutti gli animali, tutto il regno vegetale sono creati secondo modelli e linee geometriche e si basano su numeri matematici. Vi sono delle proporzioni numeriche ben precise, le quali a loro volta corrispondono a determinate linee.

La materia non è omogenea. I diversi tipi di materia, in tutte le loro forme, possiedono diversi tipi di energia. Ad esempio, se introducete dell’oro nel vostro organismo, quest’ultimo si esprimerà con una data energia, se vi introducete dell’argento, reagirà con un’energia diversa, se vi immettete del ferro, l’energia sarà ancora diversa. Ogni elemento apporta un’energia distinta. Possiamo dire che le persone si differenziano a seconda della quantità delle sostanze che ne formano l’organismo e delle forze che agiscono nei campi energetici di quella data materia.

Per voi è una questione scientifica. Ve ne parlo solo per farvi riflettere, ma non potete risolverla. A volte amate un tipo di animale e pensate che alcune specie di animali siano fortunati. Se un gatto viene a casa vostra, pensate che sia di buon auspicio. Questo è dovuto ai numeri che il gatto porta in sé. A volte la quantità di gatti esistenti corrisponde a quella di una determinata materia che ci è in qualche modo necessaria. Essa viene appunto fornita dagli animali, dai gatti, dai cani. Sono utili anche le galline, i serpenti, gli uccelli. I vari tipi di materia con le loro forze intrinseche possono agire sull’uomo in maniera parallela o contraria.

Vi dico, la simpatia che esiste tra uomini ed animali non è casuale. Certe persone amano particolarmente determinati tipi di animali. Alcuni amano i cavalli, altri le mucche. Questo sentimento va sempre a riflettersi sugli umani. Se voi amate i cavalli, amerete anche tutte le persone che somigliano ai cavalli. Se amate le mucche, amerete tutti quelli che somigliano loro. C’è una certa corrispondenza. Mettiamo che vi piacciano i leoni, allora sarete attratti dalle persone che possiedono il fascino e il coraggio leonini. Ha un qualcosa in più il leone.

Ora, quello che è importante nella vita, nella cosiddetta vita spirituale, è che bisogna studiarne gli elementi. Vi sono differenze intrinseche. Per apprezzare la vita, dobbiamo conoscerne il contenuto, cioè dobbiamo cambiare il nostro modo meccanico di percepire le cose. Noi diciamo: “Il Signore ha sistemato le cose.” Dio ha sistemato le cose, Egli ha creato il mondo, la vita, ha detto all’uomo come operare. La scienza odierna deve studiare ciò che Dio ha creato, dobbiamo studiare Dio. La scienza odierna deve lavorare come lo spirito umano, non dovete rinunciare alla scienza.

A volte la scienza prende una direzione ingannevole. Esistono persone che non sono studiosi. I sapienti sono una benedizione per l’umanità, ma gli ignoranti sono un ostacolo. Gli studiosi, i filosofi, quelli veri, sono i benvenuti. I filosofi, che tali non sono, sono d’intralcio. I credenti che sono dei veri credenti, sono una benedizione, i credenti che non sono autentici, sono un impedimento. Noi siamo per ciò che possiede un senso profondo. Voi dovete anelare a ciò che può elevarvi come individuo. L’ambiente attorno a voi non può elevarvi, esso è piuttosto una condizione per la vostra crescita. Può elevarvi solo ciò che sta sopra di voi.

Qual è quella cosa sulla terra che stimola la crescita? Il sole. Anche la luna e le stelle hanno la loro influenza, ma il fattore principale sulla terra è il sole. Quindi le forze che agiscono nel sole sono differenti. Allora, quegli esseri intelligenti, i cosiddetti nostri cari, ci amano, perché non puoi essere amato da qualcuno che non stia più in alto di te. C’è una legge nella vita: nessuna persona al mondo può amarti se non si trova più in alto di te. Non puoi mai amare nessuno che non si trovi più in alto di te.

Ad esempio, quando un allievo entra nella Scuola, il maestro percepisce le sue capacità. Gli allievi si trovano più in basso rispetto al loro maestro. Egli sta già provando amore per loro. Siccome l’allievo capisce che questo maestro è pronto a dare, può acquisire quello che vuole. Quindi, vi è tra loro un legame, che esiste fra tutti gli esseri viventi e che rende possibile la distribuzione dei doni Divini in tutto il mondo.

La legge dell’amore va compresa. Al livello che avete raggiunto, il vostro amore non è veritiero. Però, capiamoci bene, non dovete dire neppure che sia ingannevole. L’amore non è sempre uguale. L’amore del bambino non è lo stesso amore del giovane di ventun anni, l’amore del giovane non è come quello dell’adulto, l’amore dell’adulto non è come l’amore dell’anziano. Noi ci riferiamo ora a quel sentimento crescente, che non comprende né gli stati di malattia, né la gioventù. Parliamo delle persone sane, come penso dobbiate essere tutti voi. Un giovane come ama? L’amore ha la sua propria forma.

Vi chiedo, se siete un viaggiatore esigente, vi viene sete lungo il viaggio e qualcuno vi offre l’acqua più buona del mondo, c’è qualcosa di male in questo? Se però avete sete e vi porgono un bicchiere d’acqua pieno a metà di melma, dopo che vi siete dissetati dite: “Non avrei dovuto bere.” Quando bevete dall’acqua pura, dovete ringraziare di aver incontrato quella persona che ve l’ha offerta.

Ora voi trasformerete, tradurrete questi simboli. Talvolta vi viene dato del pane ed esso vi fa tornare le forze, o ricevete un bel libro, vi dicono una bella frase, avete un bel pensiero, vedete una bella immagine, tutte cose che possono stimolare l’anima umana. Perché l’amore è un’ideale. Le cose legate ad un’ideale sono immortali, le cose materiali sono effimere.

A volte pensate che l’amore sia una forma di attaccamento. L’attaccamento non è amore. L’amore non è durevole, non si prolunga nel tempo. L’amore può essere retto dall’uomo a malapena per un attimo. Qualche volta vi capita giusto di scorgere qualcuno e vi sentite subito colpiti, qualcosa in voi viene toccato. Vedete per un’unica volta qualcuno, che non incontrerete mai più, e dite: “Ho visto qualcuno che mi è piaciuto tanto, lo amo!” Lo cercate, ma è stato un attimo, che non si ripeterà. Qualcuno dirà che avevate qualche rapporto in passato, ma questa è un’altra faccenda. È una manifestazione. Nel nostro mondo queste persone portatrici d’amore le chiamiamo le vette alte della vita. Ne incontri una ed essa segna un cambiamento drastico per te e per la tua vita. Può essere uomo o donna, è indifferente, rappresenta un’alta vetta. Un’energia Divina tocca la tua anima, la tua mente, il tuo cuore e può darsi che, passando, questa persona non sappia niente di te, ma tu, tuttavia, nutri dei sentimenti e attingi ad essa. Essa ti manda energia senza conoscerti. A volte fa i suoi calcoli, si accorge che le manca qualcosa, vede che qualcuno la disturba, bussando. Voi non la conoscete.

Spesso vi rivolgete a Dio, ma non conoscete il suo vero nome. Allora il Signore si inquieta. I bulgari chiamano: “Ehi, tu!” Tu chi? Chiamano ancora: “Ehi, ehi!” Si girano in molti. Finalmente lo raggiungono: “È te che voglio!” Non ci si rivolge così, è alla bulgara. Prima di tutto imparerete il suo nome, poi lo troverete e sceglierete in che modo parlargli.

Talora, quando parlo di Dio, voglio rendere l’idea comprensibile. Voi dite che Dio è a portata di mano. È fuori portata per gli stupidi e a portata di mano per gli intelligenti. L’apostolo Paolo dice: “Dio detestò l’ignoranza della gente e si ritirò; ognuno vada per la sua strada.” Ed ora, nei giorni recenti, trovando gente un po’ più assennata, ha mandato a predicare quell’insegnamento, nel quale possano riconoscerlo. Conoscere Dio è importante per noi, non per Lui. Dio non ci guadagna niente, noi invece, conoscendo Dio, ci arricchiamo molto.

Ora, voi non avete bisogno di prove. Vi chiedo, se disegnate qualcosa o scrivete una tesi, un racconto, questa vostra tesi è felice? Lo è. Il libro è felice. Questi libri si rallegrano, saltano dalla gioia. Il dipinto che avete fatto è felice. Anche la pietra preziosa che indossate è felice. Le pietre preziose che portate sulla mano si rattristano se le togliete, si scuriscono, perdono la loro luce. Se le rimettete e le portate per un po’, tornano a brillare. Spesso le pietre perdono della loro lucentezza e diventano fragili all’interno. I gioiellieri, che lo sanno bene, fanno portare gli anelli con questo tipo di pietre da persone piene di energia, che ben presto le ricaricano di brillantezza.

Qual è la legge che ne possiamo trarre? Una pietra ha bisogno di essere portata da qualcuno per riacquistare la sua lucentezza, ma anche per riavere la sua forza. Anche nella vita questa legge è onnipresente. È necessario che in questo mondo ampio una persona, quando nasce, incontri qualcuno che le trasmetta la benedizione Divina.

Io parlo del principio, non mi riferisco a quelle idee, create da noi, che crediamo esserci utili. Può aiutare ed essere considerata come principio solo quell’idea, ricevuta direttamente da Dio o dagli esseri che hanno concluso la loro evoluzione. Per contro, non possono aiutarci le idee costruite da noi, che altro non sono che delle concezioni sulla vita.

Mettiamo che vi convinciate che tutte le persone siano buone. Intraprendete un’attività commerciale. Viene il primo cliente, gli fate credito, viene il secondo – credito anche a lui. Tutti prendono senza pagare. Così i soldi se ne vanno, mentre voi pensate che siano tutti buoni. Essi sono buoni, perciò hanno preso tutto. Sono buoni, ma per loro stessi, non per voi. Ogni persona che prende senza dare è buona per se stessa. Ogni persona che prende e dà è buona sia per se stessa, sia per gli altri. Dobbiamo prima studiare la legge. Ci viene detto che dobbiamo sacrificare tutto. È necessario però sperimentare la legge del dare e prendere correttamente. Questo desiderio dovrà nascere in tutti voi.

Tanti dicono: “Dio ci ha dato tutto.” Questa non è affatto una filosofia. Il Signore ci ha dato tutto, ci ha dato l’ordine e le regole. Il Signore ha disposto le cose, di conseguenza io ho il diritto di usufruirne. Ma se è il Signore a disporre, tu non puoi salire al trono e fare il re. Oppure puoi farlo, come quella donna bulgara, che ha “sacerdotizzato” il marito. Quello era senza lavoro. Lei ha preso un rametto di basilico, gli ha cucito un mantello ed uno zucchetto e gli ha detto: “Prendi il ramoscello e va’ ad aspergere con l’acqua santa!” Egli ha cominciato così a lavorare. Quando gli altri sacerdoti l’hanno visto gli hanno chiesto: “Chi ti ha ordinato sacerdote?” – “Mia moglie.” Il vescovo ha chiamato la moglie e le ha chiesto: ”Chi te ne ha dato il diritto?” – “È mio marito, ho tutto il diritto di farlo prete.” In tal modo anche noi “sacerdotizziamo” molte cose. Qui sulla terra è possibile fino ad un certo punto, ma in natura nessuno si può sacerdottizzare. In natura non si può adoperare un filo d’erba secca come ponte per far passare le persone. In natura esistono delle corrispondenze. Se nell’uomo si immettono le energie vitali, ben diverse da quelle umane, egli cambia. Se il cervello di un uomo viene sostituito con quello di un cavallo o di un bue, non ci si può aspettare di ottenere gli stessi risultati. Vi agiscono sostanze e energie diverse. E poi, la sua struttura, i suoi collegamenti, sono differenti. Se guardiamo la struttura di un animale possiamo capire in quali condizioni esso viva.

Vi dico questo: analizzando l’essere umano odierno dal punto di vista della sensibilità, la donna si trova più in alto. La donna ha sviluppato così bene la sua forza di volontà che è riuscita a liberarsi della sua barba; lei non ha più i peli sul viso. Perché la femmina e il maschio della capra hanno entrambi la barba? La donna ha eliminato la sua barba e ha fatto bene, perché, da un punto di vista più ampio, il viso rappresenta un terreno su cui lavorare. Con il suo viso scoperto la donna è più sentimentale, i suoi sentimenti sono più elevati e la sua intuizione più sviluppata.

In futuro anche l’uomo dovrà liberarsi dalla sua barba. C’è un’altra cosa però: la donna, insieme ai suoi peli, ha perso anche una qualità, ovvero la fermezza e la fede nelle leggi. Ecco perché la donna è come un bambino. Siccome intuisce e capisce molte cose, a volte anche lei sbaglia. Le può capitare di non rispettare qualche legge, ma non lo fa con cattive intenzioni. Dice: “Posso sbagliare, ma posso anche riparare l’errore.” Nella sua esperienza la donna comunica di più. In amore è più coraggiosa e l’uomo più riflessivo. Lei sa prendere subito una decisione o in una, o nell’altra direzione. L’uomo va avanti. Tutti i peli della sua barba sono regole che egli segue. Segue una regola, poi la cambia con un’altra. La donna non ha alcuna regola.

Ora, questa è l’espressione esteriore, ma i peli hanno una loro motivazione anche all’interno dell’uomo. Queste cause interiori si devono sincronizzare. In seguito ad esse, alcune aree nel cranio femminile sono state danneggiate. Il cranio della donna va sistemato. Sotto certi aspetti è danneggiato anche il cranio dell’uomo. Noi stiamo già arrivando ad alcuni dati, il lato interiore, il metodo con il quale possiamo riparare la casa. Essa si può riparare, ma a volte si può anche buttare giù. Se ne buttano giù di case, non è vero? E tante volte. Per il futuro, se non abbiamo questa conoscenza, potrà essere necessario demolire la casa.

Spesso noi ereditiamo dai nostri antenati certe qualità. Pensiamo che la nostra casa sia ben messa. Quando facciamo una prova, alcune delle nostre travi non reggono – il nostro coraggio non regge, la nostra ragionevolezza non regge, la nostra determinazione, la nostra giustizia, il nostro amore verso Dio non reggono. Nei casi comuni sono resistenti, ma quando si tratta di qualcosa che richiede ampiezza e grandezza d’animo, non resistono. Entriamo così in un conflitto, per il quale non siamo preparati.

Tornando dunque sulla questione, che cosa avete capito? Vi guardo, dubitate sempre di qualcosa. A tutti voi servono un po’ di comprensione, una conoscenza approfondita e uno studio più mirato delle leggi fondamentali. È bene sapere le cose a memoria, ma ci vuole anche una conoscenza concreta. Ci vuole l’applicazione pratica, come fa il pittore con i suoi dipinti, come il musicista o l’attore che recita. Ognuno deve dare il proprio contributo, come un pittore all’esposizione.

Ad esempio, voi aspettate e lavorate in vista dell’altro mondo. L’altro mondo è qui. L’altro mondo e questo mondo sono la stessa cosa. L’uomo consapevole vive contemporaneamente in tutti e due. Lo stupido non vive da nessuna parte. Perché per vivere è necessario possedere qualcosa. Parliamo della vita ragionevole. Bisogna impostare una linea, su cui lavorare.

Qualcuno di voi dice: “Quali sono i nostri difetti?” Se evidenziamo alcuni difetti, vi perderete d’animo. Dico: “Sei troppo impaziente.” Qual è la causa della sua impazienza? Il bisogno di sviluppare dei forti sentimenti personali, che lo dovranno elevare fino al punto di diventare subito famoso in tutto il mondo. Lo può anche diventare, ma questa fama universale deve essere secolare e anche meritata. Perché Cristo dice: “Non cercate la gloria negli uomini!” Non cercate la gloria presso gli uomini stupidi, ma cercatela presso Dio! L’uomo deve lavorare. Se andate da qualcuno e dite: “Io credo in Dio”, se è un uomo dei giorni nostri, dirà: “Ecco uno che non è normale.” Chiedo, se andate da una persona mondana, che cosa dovete dirle? Dov’è la forza del banchiere? Nei suoi soldi. Dov’è la forza del militare? Nella sua sciabola, qui, nella zona della testa vicino alle orecchie. Quando incede in avanti, capisci subito che egli stesso è quella sciabola. E ancora, dov’è la forza di colui che scrive? Nella sua luminosa e bella piuma d’oca. Tutti possono scrivere, tutti possono portare una sciabola, tutti possono avere soldi, ma bisogna possedere delle qualità corrispondenti ad ognuna di queste forze, per poterle dominare.

C’è un pericolo però. Voi dite: “Il Signore ha provveduto.” Non mettete così la questione, che il Signore ha provveduto. Il Signore ha provveduto, ma noi dobbiamo utilizzare questa provvidenza e non tentare Dio. Quando il diavolo venne a tentare Cristo, egli gli rispose: “Non tentare il Signore Dio tuo.” E quando disse: “Se ti prostri dinanzi a me”, promettendogli tutta la gloria, Gesù rispose: “Vattene via da me.” Provò a tentarlo con ogni mezzo, ma Gesù disse: “Vattene, so che queste cose non sono tue, ma altrui. Non hai nient’altro. Tutto ciò che esiste nel mondo è di Dio. Tu sei un impostore e disponi di ciò che non è tuo. Va’ via!” Cristo smascherò Satana nelle sue bugie, gli disse: “Non tentare il Signore!” Voi ora, non cedete alla tentazione. Talvolta alcuni di voi si fanno tentare.

Ora vi parlerò del parallelismo che esiste nel mondo, ad esempio, tra le forze negative: c’è un bene apparente, che non è un bene, c’è un male reale, che esiste e c’è un bene reale. Quindi c’è un bene, che è tale solo in apparenza e c’è un bene vero, tangibile. A volte in voi si genera un pensiero, che sembra essere una bella cosa. Ma se lo immettete nell’universo, vedrete che non reggerà.

Tornando ai numeri, essi sono vivi. Tra i numeri 12, 15 e 18, il 12 è il migliore. Nel gruppo 13, 16 e 19, il migliore è il 19.

Il numero 12 ha un ruolo importante per il futuro. Ci sono dodici mesi, dodici segni dello zodiaco, dodici tribù d’Israele, dodici porte nominate nell’Apocalisse. Avete il 2, la coppia – un’ottima donna e un uomo – un fratello e una sorella, nati puri e nobili. Nel 15 il fratello e la sorella sono già disonorati, mentre nel 18 servono ormai il diavolo. Il numero 666 ha come somma 18 e rappresenta l’uomo del peccato. Il 18 è anche 1+8=9. Il numero 666 si deve trasformare in 999.

L’idea principale che deve rimanere in voi è che tutti dovete anelare a quei metodi e mezzi Divini, con i quali è stato costruito l’organismo umano. Il corpo in questa sua esistenza deve avere le proporzioni assegnategli dal mondo invisibile. Dalle migliaia di misurazioni che ho fatto durante le mie ricerche, solo in pochissime persone ho trovato un numero che si può considerare una massima. In tre persone ho trovato un livello di sviluppo della giustizia normale e l’ho preso come punto di partenza. Ho scritto nei miei appunti un numero fratto, che considero come regola.

Le persone buone hanno la testa di una determinata lunghezza e larghezza. Ognuno di voi deve desiderare acquisire questa forma, questa altezza, questa larghezza e edificare la sua mente secondo le leggi che esistono. Qualcuno dice: “Voglio essere una brava persona.” A cosa mirare? In primo luogo, dovete avere un corpo ben assemblato e una testa conforme, dopodiché – un cervello e dei polmoni correttamente sviluppati.

I polmoni si riferiscono al corpo mentale, che è legato al cervello. Lo stomaco rappresenta il corpo astrale nell’uomo, poiché il corpo astrale vive nel corpo fisico, ne costituisce la muscolatura. Lo stomaco non collegatelo alla pancia, intesa come l’appetito dell’uomo, il suo desiderio di mangiare e bere, che non implica l’organo. Nello stomaco si trova un altro cervello, che è legato al cervello dell’uomo.

La Sacra Scrittura dice che l’uomo odierno deve somigliare all’immagine che Cristo ha lasciato nel mondo. Gli uomini del futuro, quelli della sesta razza che verrà, avranno un bel portamento e saranno fatti secondo il modello dell’uomo ideale. Voi direte: ci penseremo in futuro. No, già da adesso dovete avere le misure giuste. Se aspettate il futuro per creare un ideale, sarete in ritardo. Già adesso, ogni giorno quando vi alzate la mattina dovete avere il pensiero di essere ben proporzionati. Vi siete ingobbiti e dite: “Stiamo per morire.” Non morirete. Raddrizzate la schiena, tutto qui!

Ad un tratto vi accorgete di avere i capelli bianchi. Non significa niente. Se foste capaci di modificare il colore dei vostri capelli a vostro piacimento – da bianchi in neri e da neri in bianchi, sareste dei maghi. Ora, a tanti di voi i capelli si sono imbiancati. Qual è il significato dei capelli bianchi? Che siete diventati saggi. Le persone che hanno i capelli bianchi sono sagge. È l’etichetta del saggio. Qual è il significato dei capelli neri? I capelli neri stanno ad indicare che le persone hanno il corpo astrale ricco, sono sentimentali, passionali e calorose, picchiano l’incudine col martello. A volte sbagliano colpo, non hanno ancora imparato il mestiere. Le persone con i capelli biondi invece sono più morbide, i collegamenti che hanno tra il corpo astrale e il corpo mentale, tra lo stomaco e i polmoni, sono più delicati.

Vi dico, c’è un nuovo colore che sta arrivando nel mondo. L’uomo del futuro avrà un colore particolare. Ci sono degli adepti provenuti dalla razza gialla; entrando nell’altro mondo, essi portano questo colore con sé e quando in seguito entrano nella razza bianca, lo mantengono. Ci sono poi gli adepti della razza bianca che, ugualmente, portano il loro colore. In futuro ci saranno gli adepti della sesta razza, che avranno un loro specifico colore di capelli. Anche la struttura del corpo sarà diversa – nel naso, nelle sopracciglia. Adesso la razza bianca differisce da quella gialla per la conformazione corporea, vi sono dei rapporti numerici diversi. Così, anche la sesta razza sarà ancora diversa.

Al mattino, quando vi alzate, dovete subito pensare a cosa farete. C’è un piano, secondo il quale dovete crescere. Dovete avere un ideale al quale aspirare. Così saprete che cosa aspettarvi. Avrete una chiara visione su che cosa sarete in futuro. L’allievo che va a scuola, dovrà perseguire un suo ideale, dovrà sapere cosa fare una volta terminati gli studi. Ora, alcuni di voi sono giunti al punto in cui dicono: “Non ci serve più studiare.” Adesso però dovete lavorare su voi stessi. Dovete lavorare, oltre che in teoria, anche in pratica. Vi verrà assegnato un compito.

Immaginate che la temperatura fuori sia di quindici gradi sottozero. Viene qualcuno e dice: “Posso entrare nella Scuola interna?” Gli dico che può e gli do il compito di alzare la temperatura fino a più quindici gradi. Lo metto subito alla prova, perché, se è in grado di far variare la temperatura, questa è la garanzia degli Esseri intelligenti. Se non riesce ad innalzarla nemmeno di uno jota, non può entrare nella Scuola. Voi avete mai provato a cambiare la temperatura?

Ora tanti diranno: “Sì, quando prego.” Coloro che hanno già fatto l’esperimento, tacciano! A volte ho sentito qualcuno dire: “Quando prego, la temperatura cambia.” E qualcun altro: “Quando prego, il tempo cambia.” Il primo ribatte: “Anch’io, quando prego, il tempo cambia.” Discutono. Dico proprio questo, tutti potete modificare il tempo. Allora quanti gradi per ciascuno? Voi siete in dieci, quindici gradi divisi per dieci – uno e mezzo a testa. Quindi, la vostra forza corrisponde a uno e mezzo. La seconda volta siete in cinque, perciò quindici gradi divisi per cinque danno tre a testa. Alla fine ne rimane uno solo. C’è la concorrenza, dieci persone si contendono un posto. Il migliore viene fatto entrare nella Scuola.

Voi direte: “Noi pensavamo di essere già nella Scuola.”

Che siete nella Scuola è vero, com’è vero che non siete ancora nella Scuola interna, ma questa è un’altra faccenda. Esiste la Scuola esterna e quella interna. Non pensate che chi è nella Scuola esterna sia anche in quella interna. Il compito della Scuola interna è uno, e di quella esterna – un altro. Talvolta gli allievi della Scuola interna aiutano gli allievi dell’esterna, altre volte succede il contrario. In realtà, quelli che devono passare dalla Scuola esterna in quell’interna, devono rispondere a determinati requisiti. Ci vuole studio, l’allievo deve acquisire determinate competenze.

Questa di ora è solo una piccola nota. Per voi i numeri si disperderanno. Direte: “Come faccio per entrare nella Scuola interna?” 15 gradi.

La prossima volta, ricordatemelo, mi addentrerò in un argomento. Ricordate questi numeri, alcuni di essi li vedremo più in dettaglio. “Solo l’amore Divino conduce alla vita completa.”


12 Febbraio 1930, mercoledì, ore 5.00 Sofia, Izgrev

 


Traduzione dal bulgaro: Irena Yordanova

Redazione: Katia Giannotta, Michela Piccoli