Conferenze straordinarie – Anno 1923

22 marzo 1923, Sofia (in elenco anche nelle CD)

03. I tre punti di contatto


Tre cose sono necessarie nella vita. Queste cose necessarie scaturiscono dalla nostra volontà. Esse non rappresentano ancora la vita essenziale; la vita non inizia dalla necessità: la vita inizia dalla libertà dello spirito. La necessità è una condizione perché la vita si manifesti, ma è solo una condizione, un terreno, mentre è lo spirito a sviluppare la vita.

Dunque noi dobbiamo avere tre punti di contatto con Dio. Ora, voi che mi ascoltate questa sera potete dire di credere in Dio, ma questa fede non è vostra. Vostro padre vi ha parlato, vostra madre vi ha parlato, tanti filosofi vi hanno parlato, ma tutto ciò vi è estraneo: potreste averlo sperimentato, ma potreste anche non averlo sperimentato.

Dunque il primo punto di contatto dev’essere sperimentato nella nostra coscienza, nel vostro spirito, e questo primo punto di contatto è l’Amore. Come potete sapere, allora, di avere in voi questo primo punto di contatto? Una volta che lo avrete, in voi arriverà l’Amore consapevole. L’Amore è una qualità, è una prova, e non solo lo percepirete, ma lo avrete anche nella vostra coscienza.

Il secondo punto di contatto è la Saggezza. In che modo saprete di avere questo punto di contatto? Essa vi darà intelligenza, genererà conoscenza e luce. Dunque sono queste le qualità della Saggezza. E così dico: Solo la Via luminosa della Saggezza porta alla Verità.

Il terzo punto di contatto è la Verità. Cosa vi darà la Verità? Vi darà la volontà. E ciascuno di voi, che vuole avere volontà, deve sapere che la volontà è una qualità della Verità. Coloro che hanno toccato la Verità da quest’ultima soltanto hanno ottenuto la volontà.

Ora, ricordate: l’Amore creerà la vita, la Saggezza creerà la vostra intelligenza, la Verità vi darà la volontà che vi è necessaria, e nel momento in cui avrete queste tre qualità – intelligenza, conoscenza e volontà – sarete in grado di lavorare. La caparbietà non è volontà, il sentimentalismo non è amore e la conoscenza superficiale non è una qualità della mente. Dobbiamo avere una conoscenza positiva[1] delle cose. Ad esempio, se venite da me e io vi faccio una proposta, vi parlo, e voi mi dite: «Non vi comprendo, spiegatevi meglio», significa che non c’è una comprensione delle cose, che invece ci dev’essere. E cosa c’è? Nel mondo l’Amore si può esprimere in due modi: amare l’Unico Dio e amare gli altri. Se nutriamo il vero Amore dobbiamo amare solo Colui che è Unico, cioè Dio. Se dite: «Non possiamo amare gli altri?», allora infrangete la legge. Se amate Dio, dovete dire: «Non posso amare nessun altro». Amate Dio, e nell’amare Dio includerete tutto il resto. Amate Dio.

Questa è la prima legge, con cui i cristiani odierni hanno distorto l’Insegnamento del Signore. È così che hanno distorto l’Insegnamento di Dio. Qualcuno vi chiede: «Mi vuoi bene? Mi ami?». Non dovete dire: «Ti amo, amo solo te». No, direte: «Amo tutti!». Dicendo di amare solo qualcuno, dobbiamo sapere che colui che amiamo è Dio, che è il Grande Principio. Se dite di amare solo un vostro amico, e lui soltanto, siete sulla strada sbagliata. No, direte: «Amo tutti». E così, quando amiamo tutti, iniziamo dall’amore più piccolo da manifestare.

Poi dobbiamo manifestare la nostra conoscenza. In cosa consiste questa conoscenza? In essa non dev’esservi nessuna, assolutamente nessuna ipocrisia, nessuna distorsione della Verità. Ognuno di noi dev’essere così attento da onorare i sentimenti divini, non i miei, ma i sentimenti divini che si manifestano in noi, e non l’ombra delle cose.

E così, mi felicito con voi per questa festa. Il Sole è per noi un simbolo, un simbolo del Signore vivente, della Natura vivente. In ogni secolo e in ogni giorno della nostra vita Dio si manifesta sempre. Dio ha anche un altro Nome, che io non oso pronunciare. Perché non oso pronunciarlo? Perché la lingua delle persone non è pura, e questo Nome è santo e non va pronunciato. Questo sacro Nome è così grande che su di esso si regge l’Universo intero, e tutti gli spiriti, da quelli più elevati a quelli più in basso, si reggono su di esso. Quando viene pronunciato, questo Nome crea, e tutti noi dobbiamo aspirare a santificare il Nome di Dio, a santificare lo Spirito di Dio. Da questo nome derivano le seguenti qualità: Amore, Saggezza e Verità. Il Nome stesso non può essere pronunciato, e nessun altro finora l’ha mai pronunciato. Sulla terra questo Nome non può essere pronunciato, però noi parliamo di Amore, Saggezza e Verità. Di questo Nome segreto noi diciamo che è Spirito, e tuttavia lo Spirito non è il nome vero e proprio, ecco perché dobbiamo cercare di comprendere Dio prima di tutto nell’amore. In che cosa consiste questo amore? Non dobbiamo confondere l’amore umano con l’Amore divino. Al momento io osservo che alcuni di voi spesso li confondono: anche loro hanno amore, ma lo confondono con l’Amore divino. Sia l’uno che l’altro amore hanno una stessa origine, ma l’amore umano dev’essere filtrato, deve essere sottoposto a molti filtraggi: dovete distinguere ciò che è umano. Il Divino, invece, è l’Amore vero e porta la vita autentica.

Dunque, nelle Scritture si dice che Dio non lo conosciamo. Si dice anche che non dobbiamo cominciare dall’amore umano, ma dall’Amore divino. E anche Cristo, quando venne sulla terra, non disse che bisognava cominciare dall’amore umano. Cosa dobbiamo fare? Egli disse: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua».[2] Egli stabilì subito la legge fondamentale: l’Amore.

E ora dico: «Noi non conosciamo Dio». Dunque, se non amate vostro fratello non potrete conoscere Dio. E perfino gli apostoli subito esitarono e dissero: «Noi non conosciamo nostro fratello, e tanto meno Dio». No, no, dico io: l’Unico che io conosco è Dio. Cosa si intende per fratello?

Nel Suo Insegnamento Cristo dice: «Nessuno può venire da me se non tramite Il Padre mio».[3] Chi è vostro fratello? Colui che Dio ha accostato a voi. Dovete riconoscere dentro di voi la manifestazione divina e nessun altro amore. Una volta che l’avrete riconosciuta vi libererete da una serie di avversità che ora vivete; avversità e dubbi. Quando otterrete l’Amore divino non avrete bisogno di nulla, sarete ricchi e, dal momento che saranno tutti ricchi, ci sarà qualcosa da distribuire; quando ci saranno soldi, anche i poveri saranno sfamati.

Ora vorrei che sperimentaste i tre punti di contatto: il primo, il secondo e il terzo. Su questi punti si sta edificando ora la Nuova Umanità e la Nuova Cultura, ma non il cristianesimo odierno. Si stanno edificando le fondamenta della Sesta razza, ovvero: lo stabilirsi del Regno di Dio sulla terra, dentro le anime umane, si sta realizzando su queste tre fondamenta. Dobbiamo sapere che questo è un principio, e allora nulla sarà in grado di scuoterci. Dovete sapere che questi sono i tre simboli, e non ve ne sono altri. Noi abbiamo tre punti di contatto: il primo è l’Amore che dà vita, il secondo è la Saggezza che porterà nella mente conoscenze e luce, e il terzo punto di contatto è la Verità, che creerà in voi la volontà. Una volta che comincia ad amare la Verità, l’essere umano diviene resistente come il diamante, dice: «Io conosco la Verità», e non potrete farlo dubitare in nessun modo.

Questa è la Via, questa è la Via luminosa che potete sperimentare. Questo è un Insegnamento Divino. Voi siete chiamati a essere liberi; anche ora siete liberi, ma per necessità. Noi siamo liberi e dobbiamo spezzare tutti i legami che ci hanno trattenuto finora. Dobbiamo liquidare tutti quei vecchi legami. Alcuni pensano che se romperanno quei legami moriranno, se ne andranno all’altro mondo. Sono incredibili gli esseri umani! Quando qualcuno viene rilasciato dalla prigione forse muore? Direte: «Non dobbiamo rilasciarlo perché fuori c’è la neve». No, questa è una menzogna. Quelli che predicano dicono menzogne; madri e padri, tutti mentono, non dicono la verità. Bisogna dire la verità. Si dice: «Non si può dire la verità». Si può dire, invece! È quello che il Signore vuole da noi: che diciamo la verità! Voi, invece, dite: «Se diciamo la verità, falliremo». Voi non avete ancora fatto degli esperimenti dicendo la verità, per vedere se fallirete. Noi falliamo perché diciamo menzogne. Perché voi morite? Voi generate dei figli che muoiono; generate dei figli che diventano sordi; le madri e i padri muoiono. Perché? Perché non abbiamo ancora accettato di dire la verità. Vi fermerete e direte: «Il primo punto di contatto è l’Amore, il secondo punto di contatto è la Saggezza, il terzo punto di contatto è la Verità».

Vi fermerete e penserete a Dio. Qualcuno vi dice: «A cosa penserai?». Penserete a Dio e a nient’altro. Dobbiamo essere liberi. Voi ancora non avete fatto degli sperimenti, e pensate che quando direte la verità ostacolerete voi stessi. Se dite la verità al vostro nemico prima di essere pronti, somiglierete a chi vi viene incontro con un fucile a pietra focaia le cui cartucce siano riempite con poca polvere da sparo, cioè cartucce fasulle, ma quando sarete pronti a dire la verità, e con quella verità sfiorerete qualcuno, egli sobbalzerà; se bacerete una volta qualcuno con la verità, egli dirà: «Basta così, ho compreso».

La Verità non fa morire gli esseri umani, ma mostra loro la vera Via.

Ora, un’altra cosa: non dovete pensare che questo Insegnamento, questa via su cui procedete, sia la più difficile. Essa è la via più facile, la via più benedetta. No, no, dopo tutte le verifiche che ho fatto, io dico che questa è la via più facile, la via in cui vi sono Amore, Saggezza e Verità. Nelle altre vie, invece, quali difficoltà ci sono! Gli esseri umani scelgono le vie peggiori e più difficili. Essi dicono: «Questa vita non ci darà alcuna felicità, non assaporeremo nulla di essa, non ne comprendiamo il senso». No, mangerete qualche frutto, ad esempio un’arancia, e quest’ultima, quando entrerà nel vostro stomaco, dirà: «Fratellino, ti ringrazio molto per avermi accolto dentro di te!». E voi la ringrazierete. Sia l’arancia che voi gioirete. Ora, invece, mangiate e non pensate a nulla. Ma come! Quando riceverete un po’ di questo pane dentro di voi, esso è una cosa viva! Dunque, quando Dio parlerà dentro di noi con tutto il suo corpo, la mente, il cuore e la volontà, noi tutti saremo rinati e non chiederemo come dovremo vivere.

Ora vorrei che scriviate questo motto:

Solo la Via luminosa della Saggezza porta alla Verità!

E su questa via si realizzeranno le parole di uno dei profeti, secondo cui quelli che attendono il Signore vedranno la propria forza rinnovata e ringiovaniranno. Questa è la legge. L’Amore, la Saggezza e la Verità ringiovaniscono, rinnovano, fanno rinascere. L’essere umano deve rinascere gradualmente. Questa è l’eterna legge della rinascita, poiché solo la vita eterna, quando ci uniremo a Dio, solo la vita divina può apportare quegli elementi che conducono al ringiovanimento, che rinnovano l’essere umano, altrimenti si perde il senso della vita. Chiunque abbia perso la fede in Dio è invecchiato. Quando arriverà la fede ringiovanirete, sarete pronti a tutto. Qualsiasi cosa intraprenderete, Dio vi benedirà. Se seminerete un campo, Dio vi premierà; se edificherete una casa, Dio vi benedirà, in ogni ambito avrete la Sua benedizione.

Ora noi pensiamo che la vita spirituale escluda tutto ciò che è nel mondo. No, tutto nel mondo è spirituale. Tutto è in Dio, ma attraverso la nostra vita noi compromettiamo le cose spirituali. Dobbiamo smettere di guastare le ricchezze che Dio ci dà, non dobbiamo compromettere la grande Verità: se lo facciamo perdiamo la nostra volontà, e se perdiamo la nostra volontà diventiamo schiavi del mondo. È in questo modo che arriva la schiavitù.

E così, noi ora siamo liberi, poiché abbiamo il primo punto di contatto con Dio: l’Amore. Quindi Dio è Amore.

Il secondo punto di contatto è la Saggezza. Ciò che Egli edifica, quindi, è Saggezza, e da questo punto di vista il male non esiste. Egli può gradualmente trasformare ogni cosa e può anche trasformare il male in bene. Dobbiamo tutti sapere la Verità, e cioè che in Dio tutto è bene, ma soltanto in Dio, mentre fuori da Dio tutto è male. Torniamo a vivere in questa grande Legge: questa è la Via, e se non procedete su di essa la vostra vita diventerà più difficile e si indebolirà.

Ora, questa sera credo che, dal vostro punto di vista, avete tutti un buon intento, e tuttavia esitate, avete paura. A volte pensate di essere molto intelligenti: è così che vi percepisco. Pensando di essere intelligenti, temete che vi si possa in qualche modo ingannare. Non intendiamo ingannarvi, vi state illudendo. Ora, immaginate che io voglia ingannarvi: cosa otterrei da voi mentendovi? Dovrei avere un obiettivo. Ebbene, voi scoprireste l’inganno, e io cosa ci guadagnerei? Nulla, assolutamente nulla. Questo pensiero non appartiene a voi: liberatevene. Proprio questa è la prova più importante che vi sto dicendo la verità. Dico: se dubitate, fate delle prove! Lascerò che vediate le cose più spaventose, le più grandi contraddizioni. Sperimentate, e dopo cinque minuti saprete se le mie parole sono vere o meno.

Andrete da qualche chimico e gli direte: «Su, analizza questo pane e vedi quali elementi ci sono dentro!». Ascoltate: finché quel chimico andrà al suo laboratorio e analizzerà il pane passerà un’intera settimana; invece voi provatelo, assaggiatelo, e dopo cinque o dieci minuti sarete pronti a lavorare, e tutta la vostra malinconia scomparirà. «Ma è vero questo?». Provate, e in cinque o dieci minuti la verità verrà alla luce. Se verificate e si rivela vero, constaterete che io dico la verità; se invece non risultasse vero, allora io non dico la verità. Fate la prova! Così dice Cristo nelle Scritture: «Mettetemi alla prova e vedrete che sono amabile». Dunque noi Lo metteremo alla prova in ogni cosa e sapremo che Egli è amabile. Nel fare qualsiasi cosa ci rivolgeremo a Lui.

Ora vorrei che andaste, che vi metteste in contatto con l’Amore, affinché  venga la vita; che vi metteste in contatto con la Saggezza, affinché vengano la conoscenza e l’intelligenza; che vi metteste in contatto con la Verità, affinché venga la forza di volontà; e allora saremo in grado di risolvere ogni cosa nel mondo.

Ecco l’insegnamento di oggi. Questo giorno è edificante, il tempo è bello e l’aria è asciutta. Il giorno di oggi mostra che il Signore parla in questo modo: «Oggi io penso di parlare e dire loro che, se avranno con me il primo, il secondo e il terzo punto di contatto, la loro vita sarà agevolata e piacevole come non lo è mai stata. Questo è un simbolo, ma se dovessero dubitare un po’, anche soltanto un po’ (nota dello stenografo: “A est ci sono delle piccole nuvole”), sopraggiungeranno le sventure.

Anche domani il tempo sarà bello.

Noi abbiamo bisogno di volontà, saggezza e amore assoluti per dare senso alla nostra vita. Daremo senso a questa vita come mai prima d’ora. E noi dobbiamo essere un modello, un esempio per mostrare a questo mondo come si deve vivere. Allora, come dev’essere fondato il mondo futuro? Mostreremo loro come curarsi, non vi saranno prigioni, non vi saranno assolutamente leggi: mostreremo loro come dovranno essere impostati i loro programmi. Noi abbiamo tutto.

In futuro, quando nella nostra cultura qualcuno commetterà un errore, daremo un banchetto in suo onore. E cosi, dopo avergli offerto un banchetto, non sbaglierà una seconda volta. Ecco perché banchetti simili verranno offerti soltanto a coloro che commetteranno errori.

Questo significa che il nostro amore dev’essere così grande da superare ogni cosa.

Dobbiamo essere degli еroi, vincere il nostro karma e dire: «Posso avere un contatto con Dio: ho l’Amore divino, ho la vita. Ho anche un altro contatto con Dio, con la Saggezza di Dio: ho una mente, delle conoscenze e ho la luce. Ho anche un terzo contatto con Dio, con la Verità divina: ho una forte volontà.

Posso risolvere tutti i problemi che mi ostacolano. Con Dio posso fare ogni cosa, insieme a Dio posso fare tutto.

E così, noi amiamo solo l’Uno, e Lo conosciamo attraverso i tre punti.

Ora, desidero che vi giunga questa benedizione.

Amen

Desidero che la benedizione dell’Amore si riversi nella vostra vita.

Amen

Desidero che la benedizione della Saggezza si riversi nelle vostre menti.

Amen

Desidero che la benedizione della Verità si riversi nella vostra volontà e nelle vostre azioni, e che Dio sia con noi e che tutti possiamo lavorare per la Sua gloria, perché si stabilisca il Suo regno, il Regno di Dio sulla terra.

Amen


Conferenza tenuta dal Maestro giovedì 22 marzo 1923 alle 19.30 a Sofia


Note

[1] L’aggettivo va inteso con il significato di scientifico, reale, oggettivo.

[2] La Sacra Bibbia (Lu 10, 27).

[3] La Sacra Bibbia (Gv 6, 44).



Traduzione a cura di Valentina Gencheva e Michele Antonio Salvemini