Canti, melodie e temi pubblicati dopo il 1944



123.
Mirăt ide (1) – La pace arriva (1)


124. Mirăt ide (2) – La pace arriva (2)


Spartito non ancora disponibile


Versione strumentale


Versione vocale


Testo traslitterato


123. Mirăt ide – 1


Si tratta di un pezzo strumentale, senza testo.


124. Mirăt ide – 2


Ide veče,

ide s palmovo klonče na mira.

Sliza toj ot gore,

sliza toj, vestitel blag.

Ide veče s palmovo klonče kato sijanie.

Ide mirăt,

obeštan săs negovija pogled čist.

Vsički duši pozdravjava,

vsički sărca vdăhnovjava

s lika si blag, mil, ozaren.

Radost i veselie

raznasja toj navred kădeto mine.

Ide Toj v rannite zori,

Slănceto kogato prostira

svojte milvašti răce i budi

vsjako seme, vsjako cvetče, svoite deca.

Polskite cvetja săs aromat go posreštat.

Malkite gorski ptički ot văztorg

pesni pejat Nemu

i svežite strui

na planinski izvorčeta tuk likuvat.

Zlatni nivi blagogovejno

klasove naveždat.

Cjalata priroda e hram velik.

Ide angel na mira

v tozi hram da služi.

A stoi čovekăt pred svetija oltar.

Ogăn gori tam, v sveštenija oltar.

I s molitva văv duša

Božija vestitel čaka toj.

Ide veče angel na mira

săs klonče palmovo i žezăl.

Sliza toj otgore,

carstven i želan

kak slănčeva usmivka blaga

i s radost pălni sărcata ni toj.

Traduzione


123. La pace arriva – 1



124. La pace arriva – 2


Arriva ormai,

arriva con un ramoscello di palma della pace.

Egli scende dall’alto,

dolce messaggero.

Arriva ormai, col ramoscello di palma, come uno splendore.

La pace arriva,

promessa dal suo sguardo puro.

Saluta ogni anima,

ispira ogni cuore

col suo volto dolce, gentile e illuminato.

Gioia e allegria

lui diffonde ovunque passa.

Arriva agli albori del mattino,

quando il Sole protende

le sue carezzevoli mani e risveglia

ogni seme e ogni fiore: i suoi figli.

I fiori di campo lo accolgono col profumo.

I piccoli uccelli dei boschi

entusiasti, intonano canti per Lui,

ed esultano i freschi zampilli

della piccola sorgente montana.

Nei campi dorati, rispettosamente

le spighe di grano si inchinano.

Tutta la natura è un grande tempio.

Arriva l’angelo della pace,

per servire in questo tempio,

e l’uomo sta dinanzi al sacro altare:

lì, sul sacro altare, arde un fuoco,

e con una preghiera nell’anima

egli attende il messaggero di Dio.

Arriva, ormai, l’angelo della pace,

con un ramoscello di palma e uno scettro.

Egli scende dall’alto,

regale e atteso,

come un dolce sorriso di sole

e colma di gioia i nostri cuori.


La parte iniziale della melodia Mirăt ide (vedi Mirăt ide veče) è stata data dal Maestro nel 1918 a Sofia, in via Opălčenska 66, e tre giorni dopo (il 29 settembre 1918) la Bulgaria uscì dalla Prima Guerra Mondiale.

Il Maestro completò in seguito la melodia (21 dicembre 1933). Il testo è stato scritto in seguito da Stojanka Ilieva, nel giugno 1934, secondo un desiderio del Maestro. Disse allora il Maestro: «La pace sta arrivando, ma ciò avverrà con difficoltà. Ecco perché cerchiamo la pace e la invochiamo con una melodia».

Il canto n. 124 è la melodia n. 123 riadattata da Irina Kisjova e Liljana Tabakova.